G7: il Teatro greco restaurato per immortalare i Grandi del Mondo [GALLERY]

  • LaPresse / Roberto Monaldo
  • LaPresse / Roberto Monaldo
  • LaPresse / Roberto Monaldo
  • LaPresse / Roberto Monaldo
  • LaPresse / Roberto Monaldo
  • LaPresse / Roberto Monaldo
  • LaPresse / Roberto Monaldo
  • LaPresse / Roberto Monaldo
  • LaPresse / Roberto Monaldo
  • LaPresse / Roberto Monaldo
/
MeteoWeb

Non poteva che essere il teatro greco, con i suoi 24 secoli di storia, lo sfondo per la foto di famiglia dei sette Grandi al vertice di Taormina. Un palcoscenico maestoso affacciato sul mare della perla dello Ionio e con vista sull’Etna rimesso a nuovo per l’occasione dopo 50 anni di abbandono. Il restauro da 230.000 euro ha permesso di mettere in sicurezza le parti maggiormente vulnerabili, sono stati ricostruiti i passamano per l’accesso degli ospiti e le zone di recinzione interna e ripulite le mura di cinta con i mezzi speciali dei Vigili del Fuoco.

Questa meravigliosa struttura, nonostante le centinaia di migliaia di visite annuali da parte di turisti provenienti da ogni parte del mondo, si trovava in uno stato di quasi-abbandono. Si tratta, dopo quello di Siracusa, del più grande dei teatri di origine greca posseduti dalla Sicilia. Fu visitato nel 1787 da Goethe che restò affascinato da tanta storia e bellezza: i monumento, la cui cavea fu ricavata e intagliata nel fianco della collina, è tra i più grandiosi e celebrati tra le memorie emblematiche della Sicilia antica. Il primo impianto risale all’età ellenistica, probabilmente il III secolo a.c.. Nell’epoca di Augusto fu poi restaurato ed ampliato per accogliere fino a 5.400 spettatori e utilizzato per battaglie navali e combattimenti tra gladiatori. Nel Medio Evo parte del teatro venne utilizzato come residenza.

Condividi