Gelo da Apocalisse in Kazakistan, le temperature crollano all'improvviso a -56°C e gli animali randagi diventano inquietanti statue di ghiaccio [FOTO e VIDEO SHOCK]

Le temperature che hanno raggiunto i -56°C, i venti gelidi e le condizioni di blizzard che stanno dominando in Kazakistan dal 21 gennaio, non stanno minacciando solo la vita dei cittadini. Il tempo incredibilmente freddo degli ultimi giorni ha reso la vita di diversi animali in libertà un vero e proprio inferno. Gli animali randagi in varie parti del Kazakistan hanno sofferto le rigide condizioni meteorologiche.

Molti abitanti di Astana sono stati testimoni di immagini terrificanti quando hanno lasciato le loro case una mattina dopo l’ennesima notte di freddo estremo di questo gennaio. Davanti ai loro occhi c’erano animali randagi che si erano drammaticamente congelati mentre erano in movimento, dando forma a inquietanti statue di ghiaccio, come mostrano le immagini e il video che trovate in fondo all’articolo.

Le immagini sconvolgenti mostrano il momento in cui un cane e un coniglio sono stati trovati mummificati in pose sofferenti in mezzo all’alta neve: i due animali sono congelati all’istante. Nel video si può vedere un uomo che tenta di liberare il coniglio da una recinzione, dove è congelato mentre saltava, con le lunghe orecchie congelate in posizione verticale e le zampe rigide e alzate verso la bocca. Il povero cane sembra essere morto mentre camminava attraverso un campo innevato, con le zampe sepolte a metà dalla neve e la coda che si è ghiacciata in posizione orizzontale.

Le immagini allarmanti hanno acceso una tempesta di proteste da parte degli attivisti per i diritti degli animali, che sospettano violenze sul cane ghiacciato, ormai solido come pietra. Affermano che si dovrebbe fare molto di più per salvare gli animali randagi. Un gruppo ha avvisato: “Con questo freddo terribile cerchiamo di salvare tutti gli animali – i nostri volontari seguono tutti i lamenti di aiuto per 24 ore al giorno. Noi li scaldiamo, li nutriamo e li portiamo urgentemente dai veterinari”.