Incidenti sulla A1 Piacenza-Parma: malori per il caldo e caos di maiali [FOTO]

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Notte e mattinata difficile sull’A1, nel tratto tra Piacenza e Parma, dove negli incidenti si è registrato un morto e tre feriti e si è anche ribaltato un tir che trasportava maiali

Una quindicina di interventi di aiuto per malori dovuti al caldo da parte dei volontari della protezione civile al lavoro dalla notte sull’A1, causa gli incidenti avvenuti il piacentino e il parmense, risolti sul posto con la distribuzione agli automobilisti di acqua da bere e per bagnarsi. Solo un paio gli interventi piu’ seri segnalati dal 118 di Parma, risolti comunque senza l’intervento dell’ospedale. Notte e mattinata difficile sull’A1, nel tratto tra Piacenza e Parma, dove negli incidenti si e’ registrato un morto e tre feriti e si e’ anche ribaltato un tir che trasportava maiali: al lavoro Protezione civile, Polstrada, personale della societa’ Autostrade, 118. Sul posto attualmente i volontari- nonostante la riapertura poco fa del tratto tra il bivio con la A21 Torino Brescia e Parma- segnalano code in aumento in direzione sud tra Fidenza e Fiorenzuola, mentre sono sei i Km di coda segnalati in diminuzione da Autostrade tra Fidenza e il bivio A1/A15 Parma- La Spezia (restano sei km di coda anche tra Piacenza nord e la complanare di Piacenza). “Siamo al lavoro ininterrottamente dalle 2 di questa notte – racconta Roberto Guidotti, presidente del gruppo volontari protezione civile di Fidenza – abbiamo gia’ distribuito 10.000 bottigliette d’acqua agli automobilisti, e continuiamo col carrello frigo, in corsia di emergenza, a distribuire acqua e the’. In coda – sottolinea il volontario – ci sono molte auto con bambini e anziani”. I volontari arrivati nella notte, assieme agli altri soccorritori giunti sul posto, si sono messi subito al lavoro anche per il recupero dei maiali coinvolti nell’incidente, in tutto una cinquantina, in parte morti in parte feriti sotto al rimorchio. “Tutti gli animali, con i veterinari dell’Ausl di Fidenza, sono stati abbattuti e portati all’inceneritore- conclude Guidotti – Con delle barriere messe a disposizione dalla protezione civile, gli animali sopravvissuti, storditi, sono stati prima bloccati in una sorta di recinto nei pressi del luogo dell’incidente”.

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