Incredibile alle Bahamas, l’uragano Irma ha risucchiato l’oceano per chilometri: geografia stravolta, “mai visto nulla del genere” [FOTO e VIDEO]

  • Long Island, Bahamas: com'è dopo il passaggio dell'uragano Irma
  • Long Island, Bahamas: com'era prima
  • Long Island, Bahamas: com'è dopo il passaggio dell'uragano Irma
  • Long Island, Bahamas: com'era prima
  • Miami durante il passaggio dell'uragano Irma - Foto LaPresse/EFE
  • Miami durante il passaggio dell'uragano Irma - Foto LaPresse/EFE
  • Miami durante il passaggio dell'uragano Irma - Foto LaPresse/EFE
  • Miami durante il passaggio dell'uragano Irma - Foto LaPresse/EFE
  • Miami durante il passaggio dell'uragano Irma - Foto LaPresse/EFE
  • LaPresse/EFE
  • Miami durante il passaggio dell'uragano Irma - Foto LaPresse/EFE
  • Miami durante il passaggio dell'uragano Irma - Foto LaPresse/EFE
  • Miami durante il passaggio dell'uragano Irma - Foto LaPresse/EFE
  • Miami durante il passaggio dell'uragano Irma - Foto LaPresse/EFE
  • Miami durante il passaggio dell'uragano Irma - Foto LaPresse/EFE
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  • Miami durante il passaggio dell'uragano Irma - Foto LaPresse/EFE
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MeteoWeb

Dalle Bahamas flagellate dall’uragano Irma, ci arrivano immagini straordinariamente drammatiche: nella zona delle isole di Long Island, Grande Exuma e Acklin l’Oceano Atlantico … non c’è più! Le immagini documentate dai residenti locali hanno fatto il giro del web e la meteorologa del Washington Post, Angela Fritz, ha spiegato cos’è accaduto. Il mare è stato risucchiato dall’Uragano, per svariati chilometri. Il livello delle acque è calato di diversi metri in un’area vastissima, dove adesso ci sono terre emerse. La forma dell’Oceano e delle coste è cambiata. “Irma è così violenta, e la sua pressione è così bassa, che sta letteralmente succhiando l’acqua dalle rive per portarla al centro della tempesta“, spiega Angela Fritz nel suo approfondimento scientifico. Tecnicamente si tratta del fenomeno noto come “the hurricane bulge“, cioè “la gobba dell’uragano“. Qualcosa di simile non era mai stata documentata nella storia della Terra: si era soltanto ipotizzata sui libri di meteorologia, ma in modo del tutto teorico o in base a testimonianze storiche.

Adesso c’è preoccupazione per il ritorno dell’acqua che, una volta passata la tempesta, potrebbe riappropriarsi dei propri spazi con un’ondata violenta, simile a quella di uno tsunami.

Wayne Neely, esperto del Dipartimento di Meteorologia delle Bahamas, ha lanciato l’allarme su facebook invitanto i residenti delle zone costiere alla massima cautela, perchè “l’acqua potrebbe tornare con molta forza“. Neely ha anche spiegato in modo molto approfondito il fenomeno, che è davvero affascinante: “Al centro dell’uragano, dove c’è la bassa pressione, si accumula l’acqua del mare che arriva lì con vere e proprie ondate e sale fino a 10 metri oltre il normale livello marino. Quell’acqua, ovviamente, deve venire da qualche parte, e arriva precisamente dai confini dell’Uragano, dalle sue periferie, dove nel caso di Irma si sono trovate le isole di Long Island, Grande Exuma e Acklin. In sostanza c’è un surplus di acqua al centro della tempesta e un deficit intorno ai confini esterni dell’uragano. Questo, secondo una mia ricerca, è accaduto nell’uragano del 1936 quando sull’isola di Acklin le persone sono uscite e hanno raccolto pesci e conchiglie bloccati improvvisamente su terreni asciutti, quando l’acqua si è ritirata. Lo ricorda anche l’ex governatore generale delle Bahamas S.E. Arthur D. Hanna, nel mio libro sul grande uragano del 1929, in un’intervista in cui ha ricordato di essere cresciuto da bambino proprio ad Acklin e di ricordare quel giorno del 1936, quando aveva otto anni, con uno spettacolo così straordinario“.

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