Maltempo, disastrose inondazioni in Africa: Kenya e Somalia in ginocchio, si temono epidemie di malaria e colera [GALLERY]

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Le precipitazioni sempre più intense dall’inizio di aprile hanno dato origine a gravi inondazioni nell’Africa orientale. Le condizioni estreme hanno colpito principalmente la Somalia e il Kenya.

In Somalia, i fiumi Shabelle e Juba, due dei corsi d’acqua più importanti, hanno straripato, colpendo le circa 700.000 persone che popolano le zone limitrofe: circa 175.000 hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. Lungo il confine con il Kenya, è stato colpito anche il campo profughi di Dadaab, che ospita circa 250.000 persone, molte delle quali hanno dovuto cercare riparo nelle scuole dopo che le inondazioni hanno distrutto i rifugi nel campo.

In Kenya almeno 100 persone hanno perso la vita e circa 260.000 hanno dovuto evacuare l’area a causa delle inondazioni dopo settimane di piogge intense e frane. Nelle pianure le inondazioni hanno distrutto case, fattorie, scuole e ospedali. Molte delle scuole nelle regioni aride e semi-aride sono sommerse dall’acqua e non si sa quando potranno riprendere le lezioni. Nelle principali città, le inondazioni hanno anche distrutto infrastrutture importanti, come strade, linee elettriche, antenne per le telecomunicazioni e reti fognarie.

Queste inondazioni arrivano nel momento in cui le popolazioni cercavano di riprendersi dalla grave siccità del 2017 che ha minacciato la vita di milioni di abitanti dell’Africa orientale. Caleb Odhiambo (Save the Children) ha dichiarato: “Quando non ci sono alberi o vegetazione a garantire l’umidità del terreno, le forti piogge possono essere disastrose come la siccità. Piuttosto che assorbire l’acqua nel suolo per nutrire le coltivazioni, la terra semplicemente la spazza via, travolgendo tutto ciò che si trova sul suo cammino”.

Abbas Gullet, segretario generale della Croce Rossa del Kenya, ha dichiarato: “Questa è una doppia tragedia per molte comunità. Queste persone sono forti e hanno già superato molte avversità. Ma c’è un limite a ciò che una persona può sopportare e io temo che queste inondazioni spingeranno alcune persone oltre quel limite”.

Le inondazioni hanno fatto aumentare anche il rischio di un peggioramento delle epidemie di malaria e colera. Fatoumata Nafo-Traoré, direttrice per l’Africa della Croce Rossa, ha dichiarato: “Ci sono già epidemie attive di colera in 5 delle contee colpite dalle inondazioni. Temiamo che queste epidemie possano aggravarsi e diffondersi”. Le infrastrutture chiave e decine di centri medici sono andati distrutti, aggravando la crisi sanitaria. Le inondazioni, inoltre, hanno contaminato una serie di fonti d’acqua potabile.

Le previsioni fino all’8 maggio anticipano ancora forti piogge con alto rischio di inondazioni in Somalia. In Kenya, i meteorologi affermano che le condizioni estreme continueranno a colpire il Paese addirittura fino alla fine di maggio.

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