L’Uragano Ophelia si abbatte sull’Irlanda con violenza inaudita: situazione critica, “è la tempesta peggiore da 50 anni”

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MeteoWeb

L’uragano Ophelia s’è abbattuto nelle ultime ore sull’Irlanda, dove ha già fatto la sua prima vittima: si tratta di una ragazza di appena 20 anni che è stata schiacciata dentro la propria automobile da un albero crollato sull’auto a causa del forte vento nella città di Waterford, una delle più colpite dalla tempesta. Un’altra passeggera nella stessa auto, sempre donna di 50 anni, è rimasta ferita ed è stata trasportata in Ospedale ma fortunatamente non risulta in pericolo di vita. La situazione in Irlanda è critica: oltre 120.000 abitazioni sono in totale blackout elettrico L’uragano ha raggiunto la Repubblica d’Irlanda lasciando almeno 220.000 abitazioni senza corrente elettrica a causa delle linee elettriche abbattute dal vento impetuoso: per ripristinarle ci vorranno giorni. Le forti raffiche di vento fino a 140km/h e le furiose mareggiate stanno provocando danni ingenti e gravi disagi soprattutto sule coste. Oltre 150 voli sono stati annullati nei due principali aeroporti irlandesi, Dublino e Shannon. Il governo irlandese ha dichiarato che la tempesta è probabilmente la peggiore da mezzo secolo, cioè da quando l’uragano Debbie uccise 11 persone nel Paese nel 1961. Le scuole, gli uffici e i servizi di trasporto pubblico sono stati chiusi. Per rafforzare le difese contro un’eventuale inondazione è stato attivato anche l’esercito.

Al contrario di quanto si possa immaginare, fenomeni così violenti sono molto rari in Irlanda: nel Regno Unito, infatti, piove spesso ma sempre in modo debole.

Intanto in Europa continua a fare molto caldo: Ophelia ha risucchiato sul Regno Unito ingenti quantità di Sabbia del Sahara, infatti il cielo s’è colorato di rosso e il sole s’è oscurato proprio per il pulviscolo desertico (vedi foto a corredo dell’articolo), mentre in Spagna e Portogallo anche oggi le temperature hanno abbondantemente superato i +30°C per il terzo giorno consecutivo, con picchi diffusi di +31/+32°C (ieri avevano raggiunto i +35/+36°C), un caldo che continua ad alimentare gli incendi che tra Galizia e Portogallo hanno provocato oltre 35 vittime.

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