Maltempo Australia, devastante tempesta di grandine su Sydney: “chicchi” come palle da tennis [FOTO e VIDEO]

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MeteoWeb

Diversi temporali si sono abbattuti su Sydney con venti distruttivi ed enormi chicchi, se ancora possiamo definirli così, di grandine, creando caos e disturbi alla viabilità. Molteplici fronti di tempesta si sono incontrati sulla Hunter Valley, su Wollongong e Sydney.

Grandine dalle dimensioni di palle da tennis ha frantumato auto e case nella parte occidentale di Sydney mentre chicchi più piccoli, ma comunque dalle dimensioni di palle da golf, hanno colpito i quartieri interni della città. I social media sono stati inondati dalle foto della grandine che copre un intero palmo della mano e dai video che mostrano la gente cercare riparo mentre le strade della città venivano coperte di ghiaccio. Il Bureau of Meteorology ha emesso una pesante allerta per temporali, sostenendo che il meteo inclemente continuerà ancora per qualche ora. Il Servizio di emergenza statale ha avvisato i residenti a stare in casa, quando possibile. La rete ferroviaria della città è in difficoltà.

I forti temporali si sono verificati dopo che oltre 1.000 case in tutto lo stato erano rimaste senza energia elettrica ieri, 19 dicembre, durante un’altra ondata di tuoni e fulmini che illuminavano il cielo. Mentre sul nord-ovest della città si abbatteva questa grandine enorme, come potete vedere dalle foto contenute nella gallery a corredo dell’articolo, Richmond riceveva 25mm di pioggia in soli 15 minuti. Un totale di 35mm di pioggia è stato registrato in mezz’ora a Clarence, nelle Blue Mountains. In tutto il pomeriggio di ieri, a Merriwa sono state registrate raffiche di vento di 114km/h. In appena un’ora sono stati riportati circa 7.000 fulmini sull’area di Richmond, 7 voli cancellati all’aeroporto di Sydney e 190 chiamate di emergenza. Nel sud dell’Australia, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati oltre 63.000 fulmini a causa di questa potente tempesta estiva.

Queste tempeste si sono abbattute mentre la CSIRO (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation, agenzia federale australiana responsabile della ricerca scientifica) e il Bureau of Meteorology avvisavano che l’Australia dovrà prepararsi a maggiori eventi di precipitazioni estreme e ondate di calore a causa dei cambiamenti climatici. Le preoccupanti previsioni sono contenute nel 5° State of the Climate Report, che ha svelato che l’Australia si è riscaldata di oltre 1°C dall’inizio delle registrazioni nel 1910, con i livelli di anidride carbonica nell’atmosfera che hanno raggiunto soglie record. Gli esperti prevedono che il numero maggiore di giorni estremamente caldi sulla terra sarà accompagnato dall’aumento delle temperature nei mari della costa australiana, incluse le acque della Grande Barriera Corallina dove nel 2016 e nel 2017 si è verificato lo sbiancamento dei coralli a causa delle condizioni più calde.

Ma si attendono anche precipitazioni più intense su tutta l’Australia, soprattutto eventi di breve durata che aumentano il rischio di devastanti alluvioni. “Mentre il clima si riscalda, le precipitazioni dovrebbero diventare più intense, sulla base della relazione fisica tra temperatura e capacità di trattenere l’acqua da parte dell’atmosfera. Per i giorni di forte pioggia, si prevede che le precipitazioni totali aumentino di circa il 7% per ogni grado di riscaldamento. Per gli eventi di precipitazioni estreme di breve durata, le osservazioni in Australia generalmente mostrano un aumento maggiore del 7%”, si legge nel report.

Gli scienziati che lo hanno stilato sostengono anche che mentre ci sono già le prove di questo aumento, le precipitazioni generali tra maggio e luglio nel sud-ovest dell’Australia sono calate del 20% dal 1970. Nel sud-est, invece, si parla dell’11% tra aprile ed ottobre. “Le condizioni asciutte negli ultimi decenni nell’Australia meridionale sono il cambiamento delle precipitazioni a larga scala più sostenuto da quando sono iniziate le registrazioni nazionali nel 1900”, si legge. Le condizioni più asciutte probabilmente porteranno con loro più siccità, l’aumento del numero di giorni ad alto rischio incendi e stagioni degli incendi più lunghe per le parti meridionali e orientali del Paese.

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