Il Molise offre 25.000 euro per trasferirsi in uno dei suoi paesini che rischiano di diventare città fantasma [GALLERY]

Migliaia di persone hanno lasciato il Molise negli ultimi anni e ora l'obiettivo è "evitare che i suoi genuini paesi si trasformino in città fantasma"
  • Pesche
  • Campitello Matese
  • Castel San Vincenzo
  • Castropignano
  • Civitacampomarano
  • Duronia
  • Ferrazzano
  • Fornelli
  • Miranda
  • Pietrabbondante
  • Riccia
  • San Giovanni in Galdo
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Quando sono iniziate a circolare le notizie sulle case vendute ad 1 euro in Italia, sembrava troppo bello per essere vero. Ora una nuova proposta del nostro Paese sta percorrendo la stessa strada: il Molise ha annunciato che pagherà oltre 25.000 euro per stabilirsi in uno dei suoi 106 comuni sottopopolati nel tentativo di evitare la fine delle loro comunità. Chi coglierà l’offerta, riceverà 700 euro al mese per 3 anni come aiuto a stabilirsi nella regione nota per i suoi prati verdi, i suoi uliveti e le sue vette innevate. Ma le persone dovranno impegnarsi ad avviare una piccola attività per contribuire all’economia locale. Giovani e coppie con bambini sono particolarmente incoraggiati a fare richiesta per partecipare al programma, appena lanciato.

Voglio che la mia regione segua una rinascita e voglio evitare che i suoi genuini paesi si trasformino in città fantasma. Dobbiamo salvaguardare le nostre radici”, sostiene Antonio Tedeschi, consigliere regionale che ha avuto l’idea. Tedeschi, nato nel piccolo comune di Filignano, che accoglie circa 700 residenti, sa cosa significa vedere vecchie tradizioni e località storiche cadere nell’oblio e vuole fermare questo declino. “L’obiettivo è respirare nuova vita e rinnovare l’economia locale. I nuovi arrivati sono liberi di avviare qualsiasi cosa vogliano per avere il nostro supporto finanziario: un piccolo albergo, un ristorante, un bar, un B&B, una piccola azienda agricola, una bottega artigiana, una biblioteca o un negozio per vendere le bontà enogastronomiche locali”, ha spiegato.

Migliaia di persone hanno lasciato il Molise negli ultimi anni. Le statistiche ufficiali dicono che il numero di persone che vivono ancora lì è sceso di quasi 9.000 abitanti dal 2014, spingendo la popolazione della regione a soli 305.000 abitanti. 106 dei suoi 136 comuni hanno meno di 2.000 residenti e ora il Molise è una delle regioni meno popolate dell’Italia.

Molte comunità in Italia sono a rischio di andare perse, con i giovani che si trasferiscono nelle grandi città o all’estero in cerca di lavoro, con le aree più rurali abbandonate dall’economia italiana. Ora l’offerta del Molise ha il potenziale di essere di una delle più redditizie. Ecco cosa dovranno aspettarsi coloro che presenteranno richiesta (vedi gallery scorrevole in alto a corredo dell’articolo).

Fornelli

Fornelli è conosciuta come la Città dell’Olio grazie agli alberi di ulivo che punteggiano il paesaggio, che produce anche tartufi e peculiari specie di legumi. È un centro medievale che una volta era protetto da un ponte levatoio e che ora è una rete di stretti vicoli e ingressi ad arco. 7 torri sono incorporate nelle mura difensive della città, all’interno delle quali sono vietate auto e moto per renderla una località tranquilla e incontaminata.

Pesche

Aggrappata alla scogliera di Monte San Marco, questo comune deve il suo nome alla parola “pietre”. Le case in roccia giallo-biancastra ai piedi di un maestoso castello contrastano con le pietre verdi-marroncine coperte dalla vegetazione. L’isolamento ha preservato il comune dalle invasioni barbariche per secoli e le porte delle case e degli edifici nobiliari sono adornate da strane immagini di pietra.

Riccia

Uno dei momenti più importanti dell’anno a Riccia è la pittoresca sagra dell’uva che celebra la fine della vendemmia e che attrae gli amanti del vino da tutta Italia. L’evento vede carri allegorici decorati con l’uva sfilare per le strade lastricate mentre gli attori distribuiscono delizie enogastronomiche. Riccia, ai piedi di una torre cilindrica, è uno di quei comuni autentici dell’Italia che conserva tradizioni e antiche ricette. L’amaro di alta qualità del Molise è preparato con le speciali erbe raccolte nei boschi vicini.

Capracotta e Campitello Matese

Queste località sono l’ideale per gli amanti della neve. Una delle attrazioni del Molise è che ha tutto in un unico luogo: mare, laghi, foreste e anche la catena degli Appennini. Capracotta e Campitello Matese sono le principali stazioni di sport invernali della regione, che attirano sportivi ed appassionati. Le piste da sci non sono lunghe e ripide come quelle delle Alpi, ma in Molise c’è l’attrazione di fitti boschi in cui vivono ancora animali selvatici, inclusi gli orsi.

Pietrabbondante e Sepino

È difficile da credere, ma il Molise gareggia con Roma o Pompei per l’architettura antica e le attrazioni archeologiche. I due comuni di Pietrabbondante e Sepino contengono le rovine, in gran parte sconosciute, di fortezze un tempo gloriose. Una grande fetta del Molise faceva parte del regno delle tribù dei Sanniti che hanno rifiutato di prostrarsi all’Antica Roma, ma che alla fine sono stati uccisi. L’area archeologica di Pietrabbondante, ad un’altitudine di 1.000 metri, ha un’affascinante vista sulle aspre colline del Molise e presenta un santuario e diversi templi. Le rovine di Sepino sono incredibilmente conservate con statue di barbari imprigionati che accolgono i visitatori all’ingresso.

San Giovanni in Galdo

Greggi di pecore, mucche e bufali punteggiano il paesaggio. È possibile veder le rovine di un maestoso tempio italico costruito nel III secolo a.C.. San Giovanni in Galdo si trova vicino ad una delle principali vie del Molise utilizzata dai pastori per spostare il bestiame tra i pascoli. Il centro storico, chiamato Morrutto nel dialetto locale, è un labirinto di grotte e camere sotterranee. Sopravvivono antichi festival come le esibizioni del gruppo folcloristico Zig-zaghini.

Castel San Vincenzo

Le acque limpide del suo lago blu rendono Castel San Vincenzo uno dei paesi più visitati del Molise. Nell’Alta Valle del Volturno, è conosciuto come la Valle della Fede perché monache e pellegrini per secoli vi si sono recati per pregare e meditare. Oggi, la vicina abbazia di San Vincenzo Al Volturno attrae i viaggiatori alla ricerca della propria anima e di un soggiorno lontano dal caos della quotidianità e artisti in cerca di ispirazione.

Duronia

Il paese, che risale all’epoca pre-romana, è una raccolta di case color pastello connesse da scale e annidate ai piedi di una fortezza a strapiombo. Il simbolo del paese è un’enorme croce di pietra. La sua piazza offre un panorama unico di prati punteggiati dalle rovine delle torri sannitiche. Duronia è popolare per le escursioni guidate lungo i suoi percorsi rurali. La sagra culinaria di Scattone celebra un iconico piatto di pasta con vino rosso e peperoncino che si dice offra forza e protegga dall’influenza.

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