Neve a Castelluccio di Norcia: gli alpini a guardia del borgo [GALLERY]

  • Foto Paolo Laku
/
MeteoWeb

Castelluccio di Norcia è oggi un tappeto di neve, spazzato dal vento impetuoso, dove nella notte la temperatura è scesa fino a -15 gradi. Un grande spazio nel quale si staglia il piccolo borgo distrutto dal terremoto del 30 ottobre e ormai disabitato. “Un paese fantasma” come lo ha definito oggi uno dei soldati del quinto reggimento alpini dell’esercito che sorvegliano 24 ore su 24 le rovine. Sono loro a controllare l’area, per evitare sia le azioni di eventuali sciacalli, che l’incoscienza di qualcuno degli abitanti che potrebbe tornare per prendere ciò che è rimasto nelle case senza il seguire le norme di sicurezza previste mettendo a repentaglio la propria incolumità.

“Castelluccio è un paese disabitato. Ci siamo solo noi. Non si vede più niente” ha detto all’ANSA il caporal maggiore scelto Edoardo Cannata, palermitano che ha scelto gli alpini “per amore dell’esercito”. “Le case o ciò che resta – ha aggiunto – sono completamente innevate. Il manto ha raggiunto quasi il mezzo metro d’altezza”. Cannata non era mai stato in questa località. “Ho visto però su Internet – ha spiegato – i colori della fiorita e della piana in estate. Invece adesso e’ tutto bianco e fa male anche a me…”. Ormai da qualche giorno Castelluccio è deserta, non sale più nessuno, anche perché le strade gia’ devastate dal sisma sono state rese ancora piu’ insidiose dalla neve. “Nei giorni scorsi – ha spiegato ancora il caporal maggiore – anche l’ultimo allevatore di cavalli rimasto ha portato via i suoi animali. Il piccolo borgo è tutto zona rossa e non puòavvicinarsi alcuno”.

Il personale dell’esercito sorveglia l’area 24 ore su 24. La terra di tanto in tanto continua a tremare per le piccole scosse che si fanno ancora sentire, mentre fuori ci sono ghiaccio, vento e neve. “Condizioni alle quali siamo abituati” ha comunque sottolineato Cannata. Il quinto reggimento alpini – comandato dal colonnello Ruggero Cucchini – ha la sua caserma a Vipiteno, in Trentino, ed è stato impegnato in numerose missioni di pace all’estero e nell’operazione Strade sicure in Italia. Afghanistan, Kosovo e Bosnia sono stati alcuni dei teatri operativi nei quali sono stati dislocati i militari che hanno sorvegliato anche le “strade” di Caserta e Bergamo cosi’ come i cantieri della Tav in Val di Susa e l’aeroporto di Verona. Il reggimento è adesso impegnato a sorvegliare alcune delle aree piu’ impervie tra Umbria e Marche colpite dal terremoto, Pieve Torina, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Pievebovigliana e Camerino oltre a Norcia, San Pellegrino, Cascia e Castelluccio. Che raggiungono ogni giorno dalla caserma di Foligno a bordo dei loro fuori strada. “Siamo alpini – ha ribadito il caporal maggiore Cannata – e a Castelluccio dove ora tutto è bianco siamo rimasti noi”.

Condividi