Oggi la partenza dell’astronauta Luca Parmitano: tutto sulla Missione Beyond, la diretta streaming del lancio

Missione Beyond, oggi il lancio di Luca Parmitano: la diretta streaming della partenza verso la Stazione Spaziale
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  • Luca Parmitano con la tuta Sokol
    Copyright ESA - S. Corvaja
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Manca poco ormai al lancio della missione Beyond di Luca Parmitano: la partenza dell’astronauta italiano dell’ESA è prevista oggi sabato 20 Luglio, nel giorno del 50° anniversario dello sbarco sulla Luna.
Parmitano partirà alla volta della Stazione Spaziale Internazionale dal Cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, alle 18:28 ora italiana, a bordo della Soyuz, assieme al russo Alexandr Skvortsov e allo statunitense Andrew Morgan.
Luca Parmitano ha lasciato l’hotel dei cosmonauti poco dopo le 13 ora italiana, diretto all’edificio in cui l’equipaggio farà gli ultimi controlli medici e indosserà le tute. “Prima fermata: edificio 254. Il pensiero tende a tornare ai saluti scambiati poco fa, alle mie figlie, agli amici. Emozioni, tante, ma positive – la mente e’ focalizzata“, ha scritto l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Sia la NASA che l’ESA trasmetteranno le immagini live del lancio, in modo da consentire di seguire partenza, attracco alla ISS e apertura del portellone in diretta streaming. Qui i link:

L’astronauta italiano ha scelto Beyond (“Oltre“) come nome della sua nuova missione, come richiamo a guardare verso altri e nuovi orizzonti.

missione beyond parmitanoDopo la missione “Volare” dell’ASI nel 2013 che lo ha consacrato primo italiano a eseguire una passeggiata spaziale, la nuova avventura spaziale di Luca lo porterà a vivere circa 200 giorni nel primo avamposto umano nello Spazio: Luca potrebbe conquistare un altro primato in orbita per la maggiore permanenza nello spazio, ad oggi detenuto dall’italiana Samantha Cristoforetti, rimasta ben 199 giorni in orbita.

Siciliano, classe ’76, colonnello dell’Aeronautica Militare Italiana, Parmitano sarà il primo italiano a ricoprire il ruolo di comandante della Stazione Spaziale nella seconda parte della Expedition 60/61: prima di lui solo altri due europei hanno avuto la guida della Stazione Spaziale.

Copyright ESA

Beyond è la 12ª missione che coinvolge uno o più astronauti italiani e la decima sulla ISS. Si tratta di una missione gestita dall’ESA mentre alcuni dei voli precedenti che hanno visto coinvolti astronauti italiani – lo stesso Luca Parmitano nel 2013, Paolo Nespoli nel 2007 e 2017, Samantha Cristoforetti nel 2014 e Roberto Vittori nel 2011 – erano missioni guidate dall’Agenzia Spaziale Italiana sulla base del Memorandum siglato con la Nasa del 1997.

A tenere impegnato l’astronauta italiano nella sua lunga permanenza in orbita saranno 50 esperimenti scientifici, tra cui 6 nuovi esperimenti sviluppati dall’Agenzia Spaziale Italiana: si tratta degli esperimenti Nutriss, Acoustic Diagnostics, Amyloid Aggregation, Lidal, Xenogriss e Mini-Euso e toccheranno diversi settori della ricerca.

Tradizioni, riti e leggende accompagnano i lanci verso la ISS

luca parmitanoI giorni che precedono i lanci dal cosmodromo di Baikonur, sono caratterizzati da tradizioni, riti e leggende. L’equipaggio della missione riproduce passo passo quanto fatto nel 1961 da Gagarin, ed in più, col tempo sono stati aggiunti nuovi riti, come la benedizione del razzo e della capsula Soyuz.
Quando l’equipaggio parte da Mosca, alla volta del Kazakistan, gli astronauti rendono omaggio a Gagarin, morto nel 1968 a 34 anni, portando dei garofani sulla sua tomba e su quella del padre del programma spaziale sovietico Sergey Korolev, entrambe sotto le mura del Cremlino.
Poi l’equipaggio principale e quello di riserva vanno in quarantena all’hotel Cosmonaut a Baikonur.
Cinque giorni prima del lancio gli astronauti partecipano alla cerimonia con cui vengono issate le bandiere dei Paesi che partecipano alla missione verso la ISS.
A Baikonur ogni astronauta che parte la prima volta pianta un albero nel “Giardino dei cosmonauti”: Gagarin è stato il primo. Entrambi gli equipaggi devono visitare il museo di Korolev e lasciare una firma su una parete, vicino alle foto-ritratto di tutti gli astronauti partiti dal cosmodromo:  sono 121.
Due giorni prima del lancio, viene effettuato il roll-out del razzo e della capsula Soyuz: alle 7 ora locale il “Treno del cosmo” li porta, molto lentamente, alla rampa di lancio. Il razzo e la capsula Soyuz vengono poi posizionati in verticale.
La notte della vigilia si guarda un film russo del 1969, “Sole bianco del deserto”. Il giorno del lancio, ogni astronauta deve lasciare la sua firma sulla porta della stanza in cui ha dormito e bere champagne. Subito dopo, si esce dall’hotel Cosmonaut – dove risuona la canzone “Trava u doma” (L’erba vicino casa) – per dirigersi al bus, che li porterà alla navicella.
Sulla navicella il comandante porta un oggetto di valore affettivo, di solito un giocattolo dei figli, che servirà simbolicamente a riconoscere il momento in cui si entra in orbita e inizia lo stato di microgravità.

La Stazione Spaziale Internazionale

Stazione Spaziale Internazionale
Copyright ESA/NASA, CC BY-SA 3.0 IGO

La Stazione Spaziale Internazionale è un brillante esempio di cooperazione estesa, che vede Europa, Stati Uniti, Russia, Giappone e Canada impegnati in una delle più vaste partnership nella storia della scienza. La Stazione è una delle più grandiose opere di ingegneria mai realizzate dall’uomo e dimostra che è possibile vivere per lunghi periodi lontano dalla Terra. I risultati relativi agli effetti dei lunghi soggiorni in orbita ci insegnano come gestire i rischi legati alle future missioni umane nello spazio. Da oltre due decenni, la ISS riunisce l’umanità in un progetto comune di vita e lavoro nello spazio.

La Stazione Spaziale Internazionale vola a un’altitudine di circa 400 km dalla Terra; compie un’orbita intorno al pianeta ogni 90 minuti, cioè viaggia a una velocità 30 volte superiore a quella di un Jumbo jet; appare come una stella in movimento così luminosa da essere visibile a occhio nudo da diversi punti sulla Terra; è più grande di un appartamento di sei stanze ed è dotata di due bagni e di attrezzature per il fitness; è stata costruita e mantenuta in efficienza grazie a 200 missioni.

Il Razzo Soyuz

Sulla ISS, Parmitano arriverà a bordo del razzo Soyuz. Quattro propulsori, ognuno della lunghezza di 20 metri circa e caricato con 225 tonnellate di carburante e ossigeno liquido, forniranno la spinta al veicolo che trasporterà Luca Parmitano tra le stelle. Dopo meno di 10 minuti di volo e a una velocità di circa 25.000 km/h, la Soyuz inizierà a orbitare intorno alla Terra e Luca inizierà a galleggiare in condizioni di ‘assenza di peso’. I razzi Soyuz vengono utilizzati da oltre mezzo secolo per lanciare in orbita veicoli spaziali con equipaggio e satelliti. Sono i lanciatori più utilizzati al mondo. La navicella porta lo stesso nome del suo lanciatore (Soyuz significa ‘unione’) e attualmente è l’unico mezzo a disposizione degli astronauti per raggiungere e lasciare la Stazione Spaziale Internazionale.

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