Ottobrate romane: alla scoperta dello scenografico Monte Mario [GALLERY]

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Monte Mario è un’altura che sorge a Roma, sulla riva destra del Tevere. Con i suoi 139 metri d’altezza, è il rilievo più imponente di Roma e, assieme al Gianicolo e al Pincio, è uno di punti panormici della città, sprattutto dal luogo “Zodiaco”. Il suo nome deriva, con molta probabilità, da mare, in quanto, in epoca remota, la zona era un mare da cui più tardi emerse il colle; a testimonianza del quale restano sabbie gialle e innumerevoli conchiglie fossili, studiate, in passato, da illustri scienziati tra cui Leonardo da Vinci che le chiama “li nicchi a Monte Mari”. Monte Mario, già noto in epoca romana poiché sede delle più belle ville residenziali degli abitant dell’Urbe, soprattutto nobili e poeti, che approfittavano della posizione sopraelevata per godere di aria più pulita, lontano da quella malsana delle pianure sottostanti, ha quartieri residenziali: Balduina, Belsito, Della Vittoria. Nella parte più antica sorgono quartieri popolari: Monte Mario, Primavalle, Torrevecchia, Forte Boccea ampliatesi, col tempo, con i quartieri di Quartaccio, nato negli anni 80’, e Torresina, nato nel 2003. La Via Trionfale è adibita a zona commerciale, mentre, tra i luoghi più antichi, troviamo la piazza, il mercato e l’ex Manicomiodi Santa Maria della Pietà. Una zona della superficie di Monte Mario è occupata da aree naturali protette della Regione Lazio, istituite nel 1997: la Riserva Naturale Monte Mario e la Riserva Naturale dell’Insugherata, esempio di diversità biologica a Roma, in cui si spazia tra leccete, sughere, arbusti tipici della Macchia Mediterraea, erica e pungitopo, querce caducifoglie, carpini neri, albero di Giuda, oltre ad allori, lentischi, corbezzoli, edera dei muri. Le riserve sono visitabili tutto l’anno attraverso numerosi percorsi e sentieri opportunamente segnati e divisi per difficoltà.

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