Romagnano al Monte: il borgo fantasma in provincia di Salerno [GALLERY]

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Siamo in provincia di Salerno. E’ qui che sorge Romagnano al Monte, ribattezzato, come molti altri, borgo fantasma. Parliamo di un borgo di o rigine romana, situato su un vertiginoso sperone roccioso a strapiombo sul fium e Platano, a 650 metri d’altitudine. Questo fiabesco paesi no segna il confine tra Campania e Basilicata ed in esso il tempo sembra essere rimasto cristallizato al 23 novembre 1980, data del devastante terremoto d’Irpinia, giorno in cui la popolazione si spostò a 2km di distanza rispetto al vecchio centro storico. La storia di Romagnano affonda le sue radici almeno al XII secolo, periodo al quale risalgono le prime notizie scritte sul paese ritrovate su un registro del 1167 in cui è denunciato il numero di feudatari che prestavano servizio militare per il re. In realtà già in epoca tardo-romana la zona faceva parte dell’Ager Volceianus, cadendo sotto la giurisdizione dell’attuale Buccino (Volcei, appunto) e lo stesso toponimo di Romagnano, “fu ndus Romanianus”, sembra indicare l’appartenenza a una famiglia di patrizi, detta “Romanius”.Nel 1297 il feudo di Romagnano passò alla famiglia D’Alagni (detta anche de Lagni o d’Alaneo), che ne mantenne il possesso fino al terzo decennio del Settecento, quando il territorio passò ai Torella, protagonisti di una feroce lotta con i briganti, ricordata soprattutto per l’omicidio dei due figli del barone da parte del brigante Antonio Di Leo, a sua volta impiccato, la cui testa restò per diverso tempo esposta in pubblica piazza.Nonostante sia sconsigliato, per motivi di sicurezza, camminare nel fitto reticolo di stradine del borgo, esso incanta i visitatori per le sue case in pietra, i ruderi del castello e della Chiesa della Madonna del Parto.

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