Scoperto il mistero della Gioconda, “è androgina” [FOTO]

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Per dipingere il sorriso della Gioconda, nota come Monnalisa, il più famoso della storia dell’arte, Leonardo da Vinci avrebbe utilizzato non una sola modella, ma due modelli, un uomo e una donna. E’ la tesi di Silvano Vinceti, ricercatore e studioso di arte, noto anche per i suoi studi su Caravaggio, coordinatore di una ricerca che lo ha portato a individuare, con la sua équipe, nome e cognome dei due modelli, in una conferenza stampa a Firenze, oggi nella Chiesa di Sant’Orsola. La prima modella è Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo, morta nel 1542, il secondo modello è l’allievo prediletto di Leonardo, Gian Giacomo Caprotti, detto il Salai. “La Gioconda è quindi androgina”, sostiene Vinceti.

A organizzare la conferenza stampa con Vinceti è il Comitato Nazionale per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali. Il quadro della Gioconda, che raffigura il sorriso più fuggevole della storia dell’arte, perché quando si cerca di guardarlo meglio, sembra quasi scompaia, si trova a Parigi, al museo del Louvre. Il periodo di produzione, in base ai documenti storici a disposizione, viene datato dal 1501 al 1515. Secondo alcune fonti storiche, il quadro Leonardo non lo consegnò mai al committente, ma lo tenne perché vi si affezionò. Negli anni successivi alla morte di Leonardo, probabilmente il dipinto è stato conservato in Italia dall’allievo di Leonardo, ossia Francesco Melzi, e poi fu portato in Francia. Sull’identità della Gioconda finora si erano moltiplicate le tesi. Ce ne sono almeno 12: sono state scritte intere pagine di libri, per cercare di capire il significato della Monnalisa. Eppure nasconde ancora dei segreti.

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