Terremoto Sicilia, scosse nel Catanese: “Molte case si sono spaccate. Macchine piene di famiglie che scappavano. È stato il panico”

  • Crolli a Santa Maria di Licodia - Palazzo Ardizzone
  • Crolli a Santa Maria di Licodia - Palazzo Ardizzone
  • Crolli a Santa Maria di Licodia
  • Crolli a Santa Maria di Licodia - Palazzo Ardizzone
  • Crolli a Biancavilla
  • Cittadini scesi in strada a Biancavilla
  • Crolli a Santa Maria di Licodia
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Sono state due le scosse rilevanti registrate nella notte dall’INGV nel Catanese: la più intensa, quella che ha provocato panico nella popolazione, è stata di magnitudo 4.8 con epicentro a 2 km dal Comune di Santa Maria di Licodia alle 02:34; alle 02:59 si è verificato un evento magnitudo 2.5 nei pressi di Biancavilla. In precedenza, qualche scossa intorno a magnitudo 2 aveva interessato la zona di Bronte.
Tanta paura a Biancavilla e nei Comuni vicini: tanta gente in strada, tra urla e panico. Il primo cittadino ha chiesto ai cittadini di allontanarsi dalle proprie case. Si sono registrati crolli di calcinacci, crolli nella chiesa madre del paese, dell’Idria in piazza Cavour e mura lesionate in alcune abitazioni.

Sul web sono stati centinaia e centinaia i post di persone che hanno condiviso le proprie paure: “Sono saltato dal letto pensando ci fosse qualcuno che lo muovesse nella stanza“, scrive Simone. Maria Antonietta racconta: “Al nono piano è stato terribile… ha ballato tutto“. Fren scrive: “Stavo dormendo e mi si è spostato il letto di almeno 10 cm, sto tremando dalla paura“. “Mi sono svegliata con la scossa di terremoto e sto piangendo“, scrive Chiara. “Ragazzi è stato orribile. La casa tremava tutta. Molte case si sono spaccate ed è pure crollato un pezzo di chiesa nel mio paese. Macchine piene di famiglie che scappavano. È stato il panico“, dice Eugenia.

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