Un pianeta sorprendente – La Terra vista dallo spazio [GALLERY]

  • Parco Nazionale Egmont
    I parchi nazionali proteggono le aree forestali dalle attività dell’uomo che causano degrado del territorio e disboscamento. Nelle immagini satellitari i confini tra aree protette e non protette sono spesso molto netti, come in questa immagine ottica del Parco Nazionale di Egmont in Nuova Zelanda. Credits: KARI/ESA
  • Grande Barriera Corallina
    Una veduta di parte della Grande Barriera Corallina a largo della costa nordorientale dell'Australia. Con un’estensione di oltre 2000 km su una superficie di circa 350.000 km2, questa colonia di quasi 3000 coralli rappresenta la più grande struttura del pianeta composta da organismi viventi, chiamati polipi del corallo. Annoverata fra i Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO, la Barriera, come tutte le altre barriere coralline al mondo, è a rischio a causa dello sbiancamento dei coralli, dovuto all'aumento delle temperature. Credits: Contains modified Copernicus Sentinel data (2017), processed by ESA
  • Deserto della Namibia
    Dune di sabbia, alte anche più di 300 m, dominano questo deserto, che è il più antico al mondo. L’area blu e bianca rappresenta il letto asciutto del fiume Tsauchab, che riceve acqua solo nei rari casi in cui le piogge cadono sui Monti Naukluft a est. Credits: KARI/ESA
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Sabato 15 dicembre alle ore 17:30 verrà inaugurata la mostra “Un pianeta sorprendente – La Terra vista dallo spazio” realizzata dall’ESA in collaborazione con il Comune di Frascati presso le Scuderie Aldobrandini della Città.

Proveniente in parte dalla mostra “Fragilità e bellezza”*, inaugurata al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2014, la versione “Un pianeta sorprendente – La Terra vista dallo spazio” si arricchisce di nuove immagini satellitari, anche inedite, di recente acquisizione.

Coniugando valore scientifico e una piacevole cornice estetica, queste sorprendenti immagini ci conducono in posti remoti e meravigliosi della Terra, presentandoci un mondo reso purtroppo fragile dai cambiamenti climatici globali e mostrandoci al contempo come la tecnologia spaziale possa essere impiegata per proteggere l’uomo e il pianeta. Seguendo il concetto espositivo originario attraverso la suddivisione in sette aree tematiche – ghiaccio, acqua, atmosfera, foreste, agricoltura, deserti e città – la mostra illustra l’importanza dei satelliti per la gestione e la protezione delle risorse naturali e dell’ambiente.

All’evento di inaugurazione, il 15 dicembre, interverranno il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti e il Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra ESA e Capo di ESRIN Josef Aschbacher.
La mostra sarà poi visitabile fino a domenica 27 gennaio 2019.
Le immagini satellitari sono state realizzate dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e donate alla città di Frascati in occasione dell’evento espositivo.

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