Varata la nave Trieste, portaelicotteri della Marina Militare, Di Maio: “In arrivo altri 600 posti di lavoro” [GALLERY]

Varata l'imponente nave Trieste, fiore all'occhiello della Marina Militare italiana: sostituirà la Garibaldi
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E’ Leonardo il fornitore e integratore dell’intero sistema di combattimento della naveTrieste“, nuova unità anfibia della Marina Militare italiana varata questa mattina nel cantiere navale di Castellammare di Stabia (Napoli). La “Trieste”, Landing helicopter dock (Lhd) è una nuova unità navale anfibia multiruolo di circa 25mila tonnellate di dislocamento, in grado di condurre operazioni anfibie e a lungo raggio, in teatro operativo cosiddetto “Mediterraneo allargato“, e in contesti multi forze e multi nazionali (joint e combined) come ad esempio le operazioni di reazione alle crisi nell’ambito di iniziative Nato, Ue o multinazionali.  Per questa unità navale Leonardo fornirà un Combat management system di nuova generazione ad architettura aperta, modulare e riconfigurabile, caratterizzato da un alto grado di automazione, che consentirà la condotta integrata del sistema di combattimento in maniera adattiva alle missioni che l’unità navale sarà chiamata ad affrontare, anche tramite l’impiego di innovativi sistemi di interfaccia uomo-macchina.

La Lhd sarà dotata anche di: sistema radar di appontaggio di precisione, radar di controllo del tiro multi sensore (in banda X/Ka), radar multifunzionali Active Electronically Scanned Array di nuova generazione, rispettivamente a quattro facce fisse in banda X e rotante in banda L per scoperta di lungo raggio; sistema Iff con antenna circolare conforme e di un nuovo sistema di sorveglianza Irst ad architettura distribuita. I sistemi di comunicazione integrata saranno basati sulle nuove Software Defined Radio e caratterizzati da sistemi satellitari multibanda.  L’unità sarà equipaggiata anche con un sistema integrato di navigazione. Leonardo fornisce tre sistemi 76/62 SR Strales Multi Feeding che costituiscono l’armamento principale della Lhd. Oltre al munizionamento di tipo tradizionale, tali sistemi sono configurati per operare la munizione guidata Dart, particolarmente efficace contro bersagli manovranti, quali le minacce missilistiche presenti e future, e le minacce di superficie tipiche dello scenario asimmetrico. I cannoni 76/62 Sr sono inoltre predisposti per operare la munizione Vulcano 76 a guida Gps attualmente in corso di sviluppo.

Tre sistemi Leonardo con affusto 25mm KBA in configurazione remotizzata completano la suite cannoniera. Come sulle Ppa “full”, sarà installato il Sistema Leonardo Odls 20 costituito da due lanciatori in grado di operare le munizioni di futura generazione sia nello scenario di difesa di superficie che sottomarina. Sul fronte underwater Leonardo fornisce la cortina trainata Black Snake, il più moderno e leggero sistema per la difesa anti-siluro, un Obstacle Avoidance Sonar, la Bathy Termograph Unit e il Diver Detection Sonar. Il sistema di Combattimento integrerà anche apparati di Electronic Warfare System attivi e passivi allo stato dell’arte di fornitura Elettronica. Da parte di Mbda al momento è prevista solo la predisposizione (“fitted for”) per una eventuale futura installazione di sistemi missilistici di difesa aerea.

La nave “Trieste” è stata varata nei Cantieri di Castellammare di Stabia alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Madrina, la figlia Laura, che ha infranto la rituale bottiglia sulla fiancata dalla nave. Realizzata da Fincantieri, lunga 214 metri, con una velocita’ di 25 nodi, la “Trieste”, “unita’ anfibia multifunzione e multiruolo“, sara’ consegnata alla Marina nel 2022, dopo il completamento delle installazioni a bordo, a cura di Leonardo, con il sistema di combattimento e la predisposizione per l’eventuale installazione di sistemi missilistici di difesa aerea.

E’ una perfetta sintesi dell’innovazione tecnologica del Paese – ha detto il ministro della Difesa Elisabetta Trenta – che deve essere supportata dalla certezza di finanziamenti perche’ i flussi finanziari influiscono sulla credibilita’ agli occhi dei partner”. Il capo di Stato Maggiore della Marina, Valter Girardelli, ha annunciato che nave “Trieste” sostituirà la “Garibaldi”, incrociatore porta-aeromobili. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, ha ricordato che “le produzioni navali dei Cantieri stabiesi hanno fatto la storia della Marina militare“. “1783“, hanno scritto sul loro striscione gli operai dei Cantieri stabiesi, che ha 570 addetti, ricordando la data di fondazione dello stabilimento, voluto da Ferdinando IV di Borbone. Poi hanno scandito “lavoro, lavoro“, all’arrivo dell’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono. “Vogliamo costruire navi intere“, ha detto il rappresentante della Rsu, Massimo Salice . “Faremo qui le navi che si possono fare – ha replicato Bono, parlando con i giornalisti – il vero problema e’ quello di abbreviare i tempi di consegna. Cosi’ gli ordini aumenteranno”. “Per i Cantieri di Castellammare – ha annunciato il vicepremier Luigi Di Maioarriveranno, 110 milioni entro il 2019 , 70 di fondi statali, 40 di Fincantieri. Nei prossimi tre anni puntiamo ad aumentare di almeno 600 i posti di lavoro”.

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