Ecco il dilemma. Le teorie sono due. Quella francese vuole che la totalità della punta sia in Francia, comprendendo circa un ettaro di terrritorio in direzione sud, e ritenendo il confine italo-francese il Monte Bianco di Courmayeur, che è la vetta rocciosa del gruppo montuoso con altezza pari a 4.765 mlsm.

GRUPPO MONTE BIANCO – VISTA DA VERSANTE ITALIANO
L’altra teoria quella italiana, vuole che il confine passi esattamente per la metà della cima del Monte Bianco, cima non rocciosa ma ricoperta di ghiaccio. Quindi versante Nord totalmente in Francia e versante Sud totalmente in Italia. Dal punto di vista geografico è indubbio che la linea di spartiacque passi per la cima più alta del gruppo montuoso, cioè dal punto di vista idraulico, le precipitazioni del versante italiano ruscellano nel bacino della Dora Baltea, mentre quelle cadute sul versante francese ruscello nel bacino dell’Arve, torrente dell’Alta Savoia.

IMPLUVIO MONTE BIANCO
E’ notorio che la Francia abbia sempre cercato di primeggiare in tutto in Europa e la “grandeur” sarebbe ancora più leggittimata con la proprietà della vetta più alta d’Europa. Analizziamo però brevemente la storia di questo confine. In principio già dal 1500 questa porzione di territorio era sotto un’unico stato, cioè il regno sabaudo o di Sardegna, che comprendeva l’attuale Savoia francese, la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Liguria e la Sardegna. In quel tempo nessuna frontiera internazionale passava per il gruppo montuoso.
Con Napoleone, nel 1796, il re sardo dopo essere stato sconfitto, fu costretto a cedere la Savoia alla Francia. Fu scritto un trattato che stabilisse i confini e per la prima volta il Monte Bianco diventava confine internazionale.
L’art.4 recitava così :« passa per i punti più avanzati dal
lato del Piemonte, degli altopiani, delle cime e degli altri luoghi in appresso designati, nonché delle vette o altopiani intermediari e più precisamente: iniziando dal punto in cui si riuniscono le frontiere più in là di Faucigny, del ducato di Aosta, e del Vallese, all’estremità dei ghiacciai o dei Monts-Maudits: 1° le cime o altopiani delle Alpi, a levante del Col-Major; 2° il Piccolo san Bernardo(…)». Questo primo scritto diede però adito a molte controversie e non fu mai chiaro il reale confine. Nel 1815, con la sconfitta di Napoleone, il congresso di Vienna restituì al regno di Sardegna il Monte Bianco e l’intera Savoia. Nel 1823, in ogni caso fu delimitata una sorta di confine provinciale interno fra Savoia e Ducato di Aosta. Fu incaricato dallo stato maggiore Sardo il tenente Felice Muletti per redigere una carta topografica sul massiccio del Monte Bianco. Il tracciato del confine passava indubbiamente per la cima.
Sicuramente fu un tracciamento oggettivo, proprio peiché non c’era l’interesse di un confine di stato. Furono molti i documenti sardi successiviche indicavano il confine provinciale a metà della cima sullo spartiacque. Le cose cambiarono nuovamente con la forte decisione di Vittorio Emanuele II di unificare l’Italia, e il regno Sardo chiese sostegno militare alla Francia. In cambio i francesi chiesero la Savoia e il Nizzardo. Furono firmati parecchi protocolli e convenzioni fra il 1860 e il 1861 e la formula sul confine recitava sempre la stessa frase «Du côté de la Savoie, la nouvelle frontière suivra la limite actuelle entre le Duché de Savoie et le Piémont». Quindi il confine avrebbe seguito quello stabilito dal tenente Muletti.

CARTOGRAFIA REGNO DI SARDEGNA 1823
Nel 1865 per la prima volta volta vengono cambiate le carte in tavola. Lo stato maggiore francese incaricò il cartografo dell’esercito il capitano J.J Mieulet di redigere un carta topografica del Monte Bianco. In questa redazione la frontiera gira attorno alla cima più alta che appare completamente in territorio francese. Questo tracciato anche se in contraddizione con le convenzioni stabilite 5 anni prima, sarà da lì in poi sempre tenuto come ufficiale dall’Institut Géographique National.

CARTOGRAFIA ESERCITO FRANCESE 1865
Per contro, durante lo stesso periodo, nelle carte topografiche del regno d’Italia il confine continuò ad essere tracciato lungo la frontiera dello spartiacque. Le controversie su questo confine furono entatizzate dopo
il secondo conflitto mondiale, ma non trovarono mai risoluzione, fino ai giorni nostri. Furono rettificati i confini fra Francia e Italia dopo il conflitto bellico, ma su quello del Monte Bianco non si chiarì mai nulla.
Sicuramente dal punto di vista geografico e dalle ampie giustificazioni storiche il confine dovrebbe cadere sullo spartiacque. Commissioni Italia-Francia e gruppi di lavoro si sono susseguite in questi ultimi anni, ma non hanno mai definito in sostanza nulla. Anche se parzialmente, alcune rettifiche dalla Francia sono arrivate, ma pare che i cartografi transalpini continuino a tracciare il confine alla maniera del 1865.
CARTOGRAFIA UFFICIALE FRANCIA 2011 – GEOPORTAIL – M.BIANCO FRANCESE
CARTOGRAFIA TURISTICA MICHELIN – M.BIANCO FRANCESE
Qualche tempo fa la Protezione Civile italiano pose però un importante problematica e cioè di decidere definitivamente il confine fra i due stati. In tempi di global warming, i ghiacciai sulle Alpi si stanno sciogliendo in maniera rapida, ed è importante monitorarli anche per valutare eventuali crolli o sciogliementi corposi che possono provocare eventualmente esondazioni nei torrenti. Secondo il confine francese, il ghiacciaio è di loro competenza, ma le acque ruscellano tutte in Italia. Come è possibile dunque monitorare qualcosa di non proprio, quando tutte le eventuali conseguenza ricadrebbero in territorio italiano? Quindi, oltre ad una questione campanilistica, diventa anche una questione di competenze e se la cosa continuerà ad essere controversa chi sarà responsabile di questi ghiacciai? Vista la direzione presa versa una futura unificazione Europea, sicuramente le argomentazioni fatte finora possono sembrare molto anacronistiche, però fin tanto che l’unità politica non sarà realizzata e le struttre di coordinamente non saranno unificate e coordinata, ad oggi diviene di fondamentale importanza chiarire una volta per tutte il confine di stato.
CARTOGRAFIA UFFICIALE ITALIA IGM 2011 – CONFINE SU SPARTIACQUE

CARTOGRAFIA INTERNAZIONALE GOOGLE EARTH – CONFINE SU SPARTIACQUE

MONTE BIANCO VISTO DA VALLE DI COGNE
(Foto e fonti tratte da Web, Wikipedia e Archivio Meteoweb)