Quotidianamente, navigando su Internet, guardando la tv o ascoltando la radio siamo costantemente bombardati da messaggi pubblicitari riguardanti anche alimenti, celebrati da accurate strategie di marketing che, oltretutto, curano colori, forme e dimensioni delle loro confezioni, in modo da attrarre scaltramente la nostra attenzione su un prodotto, piuttosto che su di un altro. Il junk food, che in italiano significa “cibo spazzatura“, lo trovi a prezzi stracciati, in confezioni colorate, posizionate in bella mostra sugli scaffali o alle casse dei supermercati, in alcuni fast food, al cinema ecc. Il termine fu coniato da Michael F.Jacobson, fondatore del Centro per le Scienze di Pubblico Interesse che, nel 1972, disse: “Le bibite sono la quintessenza del junk food, tutto zucchero e calorie senza nessun nutriente. Gli americani stanno affogando nelle bibite”. Non aveva affatto torto e ne vedremo le motivazioni a breve. C’e’ un dato preoccupante: il consumo dei prodotti alimentari ricchi di calorie vuote( ipercalorici),senza principi attivi, pieni di coloranti e sostanze chimiche, cresce a vista d’occhio, di anno in anno, e sul tema continua ad esserci molta disinformazione, poichè il junk food non è necessariamente collegato col fast food, dato che ci sono molte tavole calde che offrono alimenti di buona e media qualità. Ho stilato per voi una classifica dei 10 alimenti più nocivi per la salute, incominciando dal meno pericoloso, fino a salire alla prima posizione, riservata a quello tassativamente da bandire!
10) gelato confezionato: noi italiani mangiamo a testa in media 15 kg di gelato ogni anno e , fortunatamente, per il 60%, optiamo per quello artigianale. Come convincere quel restante 40% di consumatori a non toccare più alcun tipo di gelato industriale?A partire dal 2010, i produttori industriali di gelato possono aggiungere ai loro prodotti la proteina ISP (ice structuring protein),isolata inizialmente in un merluzzo artico. Questa proteina serve a impedire che il gelato si sciolga facilmente, semplificandone il trasporto e il passeggio sotto il sole. Nei gelati industriali viene usata una proteina sintetica ricreata in laboratorio, partendo da lieviti di panetteria transgenici. Risultato? Un gelato ogm, col rischio di allergie, dato che i lieviti sono alergeni! I gelati industriali vengono preparati mesi prima del consumo e spesso sono trasportati a lunghe distanze. Durante la fase di congelamento, si comincia a insufflare l’aria e viene fuori un prodotto soffice, leggero, con una percentuale d’aria tra il 100 e il 130%. Per rendere l’idea, si pensi che da 5 chili di miscela base( acqua, grassi, zuccheri ecc) si ricavano 10 litri di gelato…un ottimo affare per chi lo produce, non vi pare?
Grassi vegetali idrogenati, latte in polvere, grassi vegetali ottenuti con sostanze chimiche ( olio di cocco e grasso di palma, quest’ultimo ricavato attraverso un notevole apporto delle foreste tropicali!), additivi, aromi di sintesi( per conferire al gelato il gusto fruttato), stabilizzanti ( polisorbati, acidi grassi, mono e digliceridi degli acidi grassi (ricavati dal maiale), coloranti sintetici. Alla luce di tutto ciò, non vi sembra il caso di optare per il gelato artigianale o realmente fatto in casa?
9)pop corn: con l’avvento del microonde, si è persa la consuetudine di far scoppiettare in padella i pop corn, preferendo i sacchetti già pronti di popcorn da microonde, trattati con molti additivi, tra cui il diacetile, aggiunto ad alcuni alimenti per conferire il gusto burroso. Vari studi hanno constatato che l’inalazione prolungata di diacetile provoca bronchiolite obliterante, riscontrata tra giovani sani e maschi non fumatori, lavoratori in diverse fabbriche che producono aromi artificiali per il burro. Inoltre, il sacchetto per cottura da forno contiene PFOA (acido perfluorottonico), un additivo chimico collegato alla formazione di cancro e grossi problemi alla tiroide.
8)pizza surgelata: è realizzata con farina industriale, che si ottiene tramite macinazione industriale del chicco di grano, privato del germe ( cuore del chicco) e della crusca (parte esterna, ricca di fibre), con impoverimento della materia prima. La farina raffinta è ricchissima di zuccheri, fortemente depauperata, ma ha il vantaggio di mantenersi a lungo. Il consumo di farina industriale associato ad un aumento della glicemia, incremento dell’insulina e, nel tempo, all’accumulo di grassi depositati. Tutto ciò,indebolendo l’organismo, lo espone maggiormente al rischio di tumori. Decisamente meglio scegliere il grano biologico prodotto dai contadini, macinandovi da soli il grano e preparando voi l’impasto con ingredienti naturali o recarvi in pizzerie con forni a legna che realizzano ancora l’impasto correttamente!
7)patatine fritte : vengono fritte con olio di semi di mais, contenente alte quantità di acidi grassi. Con questo sistema di cottura, il cibo viene reso nocivo, col rischio di esporre l’organismo a malattie cardiache. L’olio di mais ha l’alto potere di aumentare il colesterolo nel sanhe, che a lungo andare si deposita nelle arterie, creando placche aterosclerotiche le quali, aderendo alle pareti arteriose, riducono il lume del vaso stesso. Esse riducono la quantità di sangue che raggiunge gli organi per il loro funzionamento e, se varia la pressione arteriosa, possono andare incontro a frammentazione, migrando nel flusso circolatorio e occludendo definitivamente il passaggio di sangue verso qualche organo. Risultato? Alto rischio di ischemie e veri e propri ictus cerebrali. Le patatine fritte precotte e surgelate contengono acrilamide, una sostanza tossica che si forma quando elementi ricchi di carboidrati raggiungono temperature elevate. La produzione di acrilamide è facilitata dall’assenza di acqua e dalla presenza di asparagina (un aminoacido)e di uno zucchero ridotto (glucosio o fruttosio, contenuti soprattutto in patate e cibi caramellati). L’acrilamide è una sostanza chimica che migliora la solubilità, utilizzata per la depurazione dell’acqua, la lavorazione di plastica, carta e vernici. Negli anni 90′ si scoprì che alte dosi di questa sostanza provocavano danni al sistema nervoso, tanto che nel 94′ l’Agenzia Internazionale di ricerca sul cancro (Iarc) la inserì tra gli agenti potenzialmente cancerogeni. Da qui, il dubbio che le patatine fritte e quelle in busta fossero cancerogene.
6)patatine in busta: stesse componenti di quelle fritte, ma percentuali nettamente maggiori di acrilamide.
5)salumi e insaccati: la Scuola di Sanità pubblica di Harvard, riesaminando 20 studi pubblicati a livello mondiale, ha scoperto che 50 grammi di carne lavorata al giorno (pancette e salsicce) aumentano del 42% il rischio di malattie cardiache e del 19% quello di diabete di tipo2. I maggiori implicati sono i conservanti di nitrato, che causano un accumulo di depositi duri nelle arterie, riducendo la capacità dell’organismo di gestire gli zuccheri, che a loro volta possono aumentare il rischio di diabete e di malattie cardiache.
2 fette di pancetta al giorno aumenterebbero del 20% il rischio di sviluppare il cancro all’intestino. Meglio preferire tagli magri e carne non fritta, sostituendo il sale con erbe fresche e secche e un pizzico di spezie.
4) wurstel: è formato da carne separata meccanicamente, un ingrediente segreto contenuto in moltissime confezioni di wurstel di pollo prodotte da grandi aziende. Si tratta di un sottoprodotto ottenuto dalla macellazione delle carcasse di pollo che finiscono sotto presse a bassa pressione, per poi ottenere la caratteristica poltiglia rosa! La carne separata meccanicamente costa poco e permette lo sfruttamento ottimale delle materie prime. Di cosa è composto il wurstel, questo gustoso alimento nato in Germania e in Austria e conosciuto negli Usa come hot dog? Vi cito un elemento tra tutti:il nitrito di sodio, un composto chimico utilizzato per sterilizzare microrganismi annidati nei cadaveri, che consente di utilizzare il prodotto il più a lungo possibile. Controindicazioni? Cancro allo stomaco o al fegato, causato dalla reazione con altri composti organici presenti nello stomaco chiamati ammine.
3) cornetti e dolci al forno e fritti : contengono grassi trans, che abbassano il colesterolo buono ed aumentano quello cattivo, aumento il rischio di malattie cardiovascolari, diminuendo l’efficienza della risposta delle cellule b e aumentando la proliferazione delle cellule T, aumentando la produzione di radicali liberi ecc.
2)bibite analcoliche gassate: provocano demineralizzazione ossea nel corpo, con possibile aumento delle fratture, difficoltà di assorbimento del ferro che può portare anemia. Ciò è dovuto alla combinazione di acido fosforico, fruttosio e zucchero raffinato. L’acido fosforico contenuto nella bevanda è un corrosivo di uso industriale impiegato come additivo, usato per pulire motori e rallentare bulloni arruginiti. Il colore delle bevande alla cola è dovuto aad un additivo: l’E150 (colorante caramello solfito-ammoniacale, associato a carenza di vitamina B6, importante per metabolizzare le proteine e per la salute del sangue ( la mancanza di vitamina causa anemia, depressione, iperattività, bassi livelli di glucosio nel sangue). Le bibite addizionate con anidride carbonica ( note come bibite analcoliche, gassate, sode) sono bevande contenenti anidride carbonica disciolta. L’effervescenza è determinata dall’acido carbonico diluito, che induce una lieve sensazione di scottatura. Le bibite analcoliche gassate contengono moltissimi zuccheri. L’impiego di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS) è associato alla scarsa formazione di colagene in animali in fase di sviluppo (in quanto interferisce con l’assorbimento del rame). Dato che il fruttosio deve essere metabolizzato dal fegato, gli animali che seguono regimi alimentari ad alto contenuto di fruttosio hanno prolemi epatici simili a quelli degli alcolisti. Il consumo di tali bevande è associato alla perdita dello smalto dentale per via dell’acido fosforico.Dato che le bevande analcoliche gassate sono estremamente acide (valutate 2.0 sulla scala PH), se consumate frequentemente, lasciano nella bocca un residuo acido, che abbassa la naturale alcalinità della saliva. Questo squilibrio attira i sistemi di riparazione naturali dell’organismo che, per invertire il livello di acido nel PH, utilizza ioni di calcio resi disponibili dai denti, intaccando così lo smalto.
1) bibite senza zuccheri o a basso contenuto zucchero: si tratta sempre delle classiche lattine da 33 cl, che hanno gli stessi acidi delle bevande gassate standard. Gli acidi provocano l’infiammazione dello stomaco e del rivestimento intestinale, erodendo il rivestimento gastrico. Le bevande light contengono aspartame, un dolcificante artificiale. A fine anni 90′, la Fondazione europea di Oncologia e Scienze Ambientali Marazzini di Bologna, condusse un esperimento sui potenziali effetti cancerogeni del composto. Lo studio, effettuato su 1800 ratti, constatò che l’aspartame induce un aumento dell’incidenza di linfomi e leucemie maligne del rene dei ratti femmine e tumori maligni dei nervi periferici dei ratti maschi. Lo studio concluse che l’aspartame è un agente cancerogeno, in grado di indurre tumori maligni nei ratti, anche a dosi ammesse per l’alimentazione umana. Secondo alcune ricerche effettuate su scala mondiale, l’aspartame sembra legato a attacchi d’ansia, cecità, tumori cerebrali, perdita dell’udito, iperattività, palpitazioni cardiache, problemi riproduttivi, morbo di Lou Gehrig (più conosciuto come SLA).