Una vendemmia più abbondante, sicuramente almeno del 10% rispetto allo scorso anno quando si produssero 42 milioni di ettolitri di vino, ossia un quantitativo tra i più scarsi degli ultimi 65 anni
Qualità ottima e quantità in aumento, del 10% rispetto all’anno scorso. Sono le prime stime diffuse da Assoenologi per la vendemmia di quest’anno che si riferiscono a dati raccolti il 29 agosto. Dunque “le premesse per incorniciare il 2015 come un millesimo da ricordare ci sono tutte”. Tuttavia gli enologi si mantengono cauti perché questo andamento potrà essere confermato in tutte o in parte delle regioni vitivinicole italiane se il mese di settembre decorrerà con giornate di sole adeguate e precipitazioni confacenti. Una vendemmia più abbondante, sicuramente almeno del 10% rispetto allo scorso anno quando si produssero 42 milioni di ettolitri di vino, ossia un quantitativo tra i più scarsi degli ultimi 65 anni. Nel 2015 si produrranno tra i 46 ed i 47 milioni di ettolitri e dunque sarà più abbondante anche a fronte della media quinquennale 2010/2014 di 44,1 milioni di ettolitri (+5%) e di quella decennale (2005/2014) di 45,5 milioni di ettolitri. Fatta eccezione della Toscana (-5%), della Lombardia e della Sardegna (produzione uguale al 2014), tutte le altre regioni registrano un incremento produttivo oscillante da +5% (Emilia Romagna) a +25% (Puglia). La produzione, quindi, ritorna nelle medie pluriennali, dopo i forti decrementi del 2014 (42,1), del 2012 (41,1) e del 2011 (42,7). Le regioni che nel 2014 avevano fatto registrare i maggiori cali rispetto alla precedente annata sono state: Sicilia (-37%), Campania (-28%), Trentino Alto Adige (-24%) e Lazio/Umbria (-20%). Il Veneto rimane la regione più produttiva con ben 9,1 milioni di ettolitri, si conferma la regione italiana più produttiva. Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia insieme nel 2015 produrranno oltre 28 milioni di ettolitri, ossia più del 60% di tutto il vino italiano. Le buone riserve idriche accumulate hanno determinato un’interessante ripresa vegetativa, sfociata in una primavera che ha favorito le fasi fenologiche per lasciare poi il posto ad un’estate calda, mitigata nella seconda metà di agosto da provvidenziali piogge, condizioni che hanno sancito un percorso decisamente positivo della maturazione dei grappoli con l’accumulo di sostanze aromatiche e polifenoliche. Il millesimo 2015 è stimato da Assoenologi qualitativamente ottimo con molte punte di eccellente, in particolar modo per i vini ottenuti da uve a bacca rossa che saranno vendemmiate a fine settembre. Il 2015 potrebbe essere incorniciato come un millesimo da ricordare; tale auspicio potrà essere però confermato solo a raccolta ultimata, visto che al 29 agosto è stato vendemmiato meno del 10% del prodotto. In particolare le uve precoci e principalmente quelle per la produzione delle basi spumante, che rappresentano meno del 10% dell’intero carico viticolo italiano. In effetti in Sardegna, Puglia e Sicilia l’inizio della vendemmia di queste uve (Chardonnay, Pinot, Sauvignon) è iniziata il 3 agosto.