Un anno fa moriva il professore Pietro Bruno Celico, uno dei padri dell’Idrogeologia in Italia. Geologi da tutta Italia saranno a Napoli per la grande convention del 22 Gennaio presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II nella Chiesa dei Santi San Marcellino e Festo. A rendergli omaggio ci sarà un parterre importantissimo dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, prof. Gaetano Manfredi, al Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, geol. Francesco Peduto, dal Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania, geol. Francesco Russo, al prof. Marco Petitta, Presidente del Comitato Italiano dell’International Association of Hydrogeologists, dal Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse della Federico II di Napoli, prof. Piergiulio Cappelletti, al prof. Francesco Maria Guadagno, Presidente dell’Associazione Italiana Geologia Applicata e Ambientale. Sarà l’intero mondo professionale ed accademico ad essere presente, con importanti docenti del Politecnico di Milano, dell’Università di Perugia, dell’Università della Tuscia. Un grande evento voluto dal Dipartimento di Scienze della Terra, Dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università degli Studi di Napoli, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Campania e d’intesa con il Comitato Italiano dell’International Association of Hydrogeologists (IAH Italian Chapter) e con l’Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale (AIGA).
Celico ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni scientifiche e forte fu il suo contributo alla conoscenza idrogeologica del territorio italiano “La sua intensa attività di ricerca nel campo della geologia applicata ed in particolare dell’idrogeologia è documentata in oltre duecentoquaranta pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali. Sul piano strettamente scientifico – ha sottolineato Silvia Fabbrocino, allieva del prof. Celico ed oggi docente presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse della Federico II e Consigliere dell’Ordine dei Geologi della Campania – le sue monografie ed opere cartografiche hanno rappresentato, e tuttora rappresentano, il riferimento fondamentale per la conoscenza idrogeologica del territorio italiano e per la gestione quantitativa e qualitativa delle risorse idriche sotterranee. Basti ricordare la memoria “Schema idrogeologico dell’Appennino carbonatico centro-meridionale”, pubblicata nel 1979, che ha contribuito fortemente all’avanzamento delle conoscenze sulla circolazione idrica basale degli acquiferi carbonatici, divenendo il punto di partenza per la progettazione dei più grandi sistemi acquedottistici ed infrastrutturali. Nella sua costante attività didattica, il rigore metodologico nell’acquisizione, elaborazione ed interpretazione dei dati per la ricostruzione dei modelli idrogeologici, imprescindibile per la salvaguardia e la tutela di una delle più importanti risorse naturali, è stato trasferito ai suoi allievi sempre con entusiasmo, professionalità, dedizione e sacrificio”.
“Con la sua vastissima esperienza di ricercatore, docente e professionista ha sempre stimolato i suoi allievi a guardare oltre gli aspetti puramente tecnici, concorrendo a formare professionisti liberi oltre che un ottimo personale tecnico. Per questo, l’inquadramento delle tematiche idrogeologiche ed ambientali in uno scenario ben più ampio della ricerca e dell’accademia restituisce certamente la figura del prof. Pietro Bruno Celico come modello per tutti i futuri geologi professionisti. Gli allievi ed i colleghi ricorderanno la figura, l’esempio, gli insegnamenti ed il contributo straordinario che rimangono ancora vivi e presenti in maniera indelebile in tutta la comunità accademica, scientifica e professionale nazionale”.