Tutti ricorderanno l’impresa titanica compiuta dall’alpinista bergamasco Simone Moro che fu il primo al mondo a salire d’inverno sulla montagna pachistana del Nanga Parbat (8.126 metri). All’Ansa rilascia un’intervista dell’ultima sua missione condivisa con lo spagnolo Alex Txicon, col basco Alì Sadpara e con Tamar Lunger.
“L’ho sentito fin dal primo giorno che ce l’avrei fatta, avevo una grande spinta dentro, mi sono massacrato la schiena e allenato come se dovessi fare le Olimpiadi…”, ha dichiarato.
“E’ proprio vero che quando hai un sogno grande – spiega – nulla ti può fermare e così è stato. L’insegnamento che ne ho tratto è che non bisogna mai credere nell’esistenza dell’impossibile”.
Per ultimare l’impresa “Non ho voluto neppure usare gli scarponi con la suola riscaldata e per questo non ho ancora ripreso del tutto la sensibilità di alcune dita dei piedi”.
“Tra un mese – conclude – sarò a Kathmandu per le pratiche burocratiche. Mi piacerebbe tanto da italiano pilotare un elicottero italiano e spero che questa impresa mi aiuti a realizzare questo sogno”.