L’alpaca ha trovato casa non solo sulle Ande, ma anche in Liguria. A Calice al Cornoviglio, in Val di Vara e più precisamente in provincia di La Spezia, Georgia Maghelli ha deciso di aprire un allevamento con 31 alpaca e 61 capre mohair, che si uniscono ai 18 piccoli nati a febbraio. Gli alpaca originari delle regioni andine, Perù, Bolivia e Cile sono animali ai quali gli Inca attribuivano uno status magico e con la loro lana si filavano i vestiti per gli imperatori.
Questa lana è considerata più pregiata, calda e resistente della lana di pecora; ma in Italia esistono solo alcuni piccoli allevamenti. Alla Magelli l’idea di aprire un business a tal proposito è arrivata dieci anni fa proprio guardando un documentario sugli alpaca. Dopo essersi informata, ha seguito dei corsi in Svizzera ed ha acquistato i primi animali. “Lavoravo in una lavanderia industriale, ma avendo la fortuna di avere alcuni terreni ho deciso di tentare l’avventura e cambiare vita- racconta -. All’inizio ho continuato a tenere due lavori, mi dividevo fra l’allevamento e un distributore di benzina. Poi mi sono dedicata solo agli animali e ho iniziato a portare in giro e vendere per i mercatini artigianali gomitoli, sciarpe e mantelle fatte da me con la lana d’alpaca e il mohair. Vendo anche le capre se me le chiedono: sono apprezzate come animali da compagnia“.
La crisi dei consumi purtroppo non ha aiutato. “Per vendere alle aziende ci vorrebbero quantitativi maggiori, ho provato con qualche negozio, ma devo sviluppare il canale online“, spiega. Dopo averli tosati, si manda la lana a Biella per la filatura e poi la si lavora. Anche a Sassello, in provincia di Savona, c’è chi ha iniziato ad allevar camelidi. Si tratta di Carlo Rovello e il padre Giampiero che hanno tre alpaca e due lama, oltre ad un asino. “Allevarli è una scoperta quotidiana, sono animali misteriosi e sciamanici – spiega Carlo -. Penso che potrebbero anche avere uno sviluppo interessante nella pet therapy, sono animali socievoli ma indipendenti, adatti ai bambini“.