Rischio sismico in Italia, l’importanza di informarsi sulla sismicità della propria area

MeteoWeb

L’Italia, lo ha ricordato oggi la Protezione Civile, è tutta a rischio sismico. Ci sono però aree dove questo rischio è maggiore. Zone dove i terremoti sono più forti, più frequenti, e dove le caratteristiche geologiche possono comportare amplificazione delle onde sismiche. Inoltre a fronte di ogni terremoto influisce molto anche lo stato delle costruzioni: case vecchie, malcostruite, o senza proprietà anti-sismiche, sono più vulnerabili a scosse sismiche anche relativemente piccole.

Per questo è fondamentale conoscere la sismicità della propria area ma anche le caratteristiche dell’edificio in cui si vive.
Per sapere la sismicità della propria zona ci sono molti strumenti ormai, tutti disponibili in pochi click su internet. A questo link si può trovare la classificazione sismica dell’Italia, suddivisa in zone: dalla 4, la meno sismica (ma non bisogna fare l’errore di considerarla “asismica”) alla 1, la più sismica. Le zone 1 e 2 sono in generale le più pericolose: sono cioè aree dove i terremoti con magnitudo alta sono piuttosto frequenti. Le zone 3 e 4 sono meno pericolose, ma come si diceva in precedenze non esenti da rischi.

Una volta conosciuta la zona in cui si risiede, (si può verificare a questo link la tabella con tutti i Comuni d’Italia e relativa classificazione sismica), bisognerebbe anche verificare, laddove possibile, se sono presenti fenomeni di amplificazione. Localmente ci possono infatti essere le condizioni per un‘amplificazione delle onde sismiche. Ad esempio, le abitazioni costruite sopra terreni fluviali, o lacustri, tendono a subire una amplificazione delle onde, mentre quelle costruite sopra la roccia sono meno soggette a questo fenomeno.

Microzonazione sismica toscanaCi sono poi aree soggette a frane, sempre causate da terremoti, o dal pericoloso fenomeno della liquefazione del suolo. Per non improvvisarsi geologi non essendolo (i parametri da verificare sono tanti) si possono consultare le carte di Microzonazione sismica. Non è ancora facilissimo trovarle su internet, ma digitando “carta di microzonazione sismica” seguito dal nome della propria località, si possono trovare documenti dettagliati in pdf. Questo aiuta ad avere un dato in più sulla situazione del proprio edificio.

Infine esiste l’aspetto della sicurezza dello stabile. Nei primi anni 2000 era stato inserito il “fascicolo del fabbricato“, un documento obbligatorio per ogni edificio, che serviva a tenerne sotto controllo la storia, la stabilità, la sicurezza, la vulnerabilità anche rispetto al rischio sismico. Abolito incomprensibilmente dieci anni fa, i geologi ne richiedono da tempo il reinserimento come ulteriore strumento per la prevenzione sismica, insieme allo stanziamento di fondi per una grande opera di messa in sicurezza dei luoghi più a rischio del paese.

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