Allarme salmonella in un allevamento di galline ovaiole: l’avviso della Ausl e i consigli per difendersi

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Salmonella in un allevamento di galline ovaiole in provincia di Reggio Emilia, nel distretto di Correggio. La direzione del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl-Irccs informa che “è stata riscontrata una positività per salmonelle sulla lettiera (pavimento del capannone)”, mentre “i successivi controlli di laboratorio hanno evidenziato l’assenza di positività per le uova campionate”, comunque “destinate alla produzione di prodotti alimentari cotti”.

Le “circa 18 mila galline dell’allevamento sono destinate alla macellazione” come previsto in questi casi e, “se risulteranno negative alla salmonella, saranno utilizzate per la produzione di alimenti cotti“. L’Ausl tiene infatti a precisare che “il trattamento termico, sia della carne che delle uova, annulla la possibilità di contaminazione.” L’azienda sanitaria ricorda alcune indicazioni utili al consumatore contro il rischio salmonella. “Per quanto riguarda le uova – si spiega in una nota – un buon principio di precauzione è quello di lavarsi le mani dopo ogni manipolazione. Veicoli dell’infezione possono essere superfici e utensili, e qualsiasi alimento manipolato da persone infette”.

Relativamente alle norme igieniche da rispettare dal punto di vista alimentare, si ribadisce che “i batteri della salmonella sono facilmente eliminabili attraverso la cottura”. Ancora. “Da evitare l’abitudine di rompere le uova sottovalutando la potenziale carica infettiva del guscio. Anche in questo caso – suggerisce l’Ausl – è bene procedere alla sgusciatura delle uova eliminando subito dopo i gusci, e far precedere ogni lavorazione al lavaggio delle mani e degli utensili venuti a contatto con i gusci e/o con le superfici che sono state a contatto delle uova”.

In generale, per difendersi dalla salmonellosi l’Ausl di Reggio Emilia consiglia di:

1) Lavare frutta e verdura prima della manipolazione e del consumo;

2) Sanificare tutti gli utensili e i macchinari usati per la produzione di alimenti;

3) Lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti;

4) Refrigerare gli alimenti preparati in piccoli contenitori, per garantire un rapido abbattimento della temperatura;

5) Evitare le contaminazioni tra cibi, avendo cura di tenere separati i prodotti crudi da quelli cotti;

6) Cuocere gli alimenti di origine animale;

7) Prestare attenzione al consumo di uova crude o poco cotte, di gelati e zabaioni fatti in casa, o altri alimenti preparati con uova sporche o rotte;

8) Consumare solo latte almeno pastorizzato o bollito.

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