I poteri del Capo dello Stato, le agenzie di rating, il Partito Democratico: la pseudo comicità di Beppe Grillo, della quale c’è chi ride ma soprattutto c’è chi piange, non ha risparmiato nessuno, nemmeno chi soffre di autismo. Il fondatore del Movimento 5 Stelle, durante il suo intervento alla kermesse tenutasi nel weekend a Roma, ha tirato in ballo anche le persone affette da autismo e in particolare dalla sindrome di Asperger, sollevando un polverone di polemiche. “Chi siamo? Siamo pieni di malattie nevrotiche, siamo pieni di autistici, l’autismo è la malattia del secolo – ha detto il garante grillino – L’autismo non lo riconosci, per esempio è la sindrome di Aspenghen (sic)“. “C’è pieno di questi filosofi in televisione che hanno la sindrome di Asperger – ha spiegato l’ex comico -, che è quella sindrome di quelli che parlano in un modo e non capiscono che l’altro non sta capendo. E vanno avanti e fanno magari esempi che non c’entrano un cazzo con quello che stanno dicendo, hanno quel tono sempre uguale. C’è pieno di psicopatici“. Dichiarazioni che hanno sollevato un polverone di critiche sia da parte di associazioni a difesa dei pazienti autistici sia da parte della classe politica.
Ma che cos’è la sindrome di Asperger? E’ una condizione dello spettro autistico lieve, dunque una forma di autismo comunemente considerata un disturbo “ad alto funzionamento”. I sintomi di questa sindrome, la cui eziologia è ancora ignota, presentano una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi in alcuni casi ristretti. Diversamente dall’autismo, non si verificano significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio o nello sviluppo cognitivo. Alcuni sintomi di questa sindrome sono correlati ad altri disturbi, come ad esempio quello non verbale dell’apprendimento, la fobia sociale, il disturbo schizoide di personalità. La sindrome di Asperger non è diagnosticata solo per le caratteristiche proprie, ma anche per una vasta gamma di condizioni di comorbilità (disturbi non dovuti alla sindrome in sé), come depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo.
Alla sindrome di Asperger è dedicata da qualche anno una giornata mondiale, la cui utilità è proprio quella di far conoscere la sindrome e di sensibilizzare società e istituzione verso questa patologia non sempre riconosciuta e riconoscibile. Una patologia che può essere curata e chi ne è affetto può condurre una vita normalissima se segue il giusto percorso. Molti artisti e personaggi noti hanno sofferto di sindrome di Asperger, che non intacca intelligenza e capacità cognitive. Tra questi Susanna Tamaro, che nel libro “Il tuo sguardo illumina il mondo” spiega come convive con la patologia e come la scritture sia un vero e proprio antidoto. “Soffro della sindrome di Asperger – ha scritto la Tamaro sulle pagine del Corriere – , è questa la mia invisibile sedia a rotelle, la prigione in cui vivo da quando ho memoria di me stessa. La mia testa non è molto diversa da una vecchia motocicletta. In certi momenti la manopola del gas va al massimo, in altri le candele sono sporche e il motore si ingolfa”.
Attualmente in Italia a un ragazzino su 250 viene diagnosticata la sindrome di Asperger. Un allarme sociale da non sottovalutare, da analizzare, a cui far fronte e assolutamente da non deridere rendendolo la barzelletta di un comico che non ha mai fatto ridere.