Luna, storico accordo Italia-USA per esplorarla: “Avremo un ruolo da protagonista nel più ambizioso programma di attività spaziale mai attuato”

Dopo la dichiarazione d’intenti firmata oggi, l’Italia è il primo Paese europeo nella missione Artemis della NASA che punta a riportare l’uomo sulla luna
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Italia e Stati Uniti hanno siglato un importante accordo per quanto riguarda l’esplorazione spaziale: siamo il primo Paese europeo a collaborare alla missione Artemis della NASA, quella che punta a riportare l’uomo sulla luna, insieme la prima donna, entro il 2024. Al collegamento in cui e’ stata firmata la dichiarazione d’intenti hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per lo spazio, Riccardo Fraccaro, e l’amministratore capo della NASA, Jim Bridenstine.

Per Fraccaro si apre una pagina storica, che fa dell’Italia “il primo Paese Ue a siglare quest’intesa che ci dara’ la possibilita’ di partecipare alla missione lunare e di avere un ruolo da protagonista nel piu’ ambizioso programma di attivita’ spaziale mai attuato”. Per l’Italia, ha aggiunto, e’ “un riconoscimento del valore delle nostre eccellenze scientifiche e produttive e del nostro contributo alla missione lunare“. L’obiettivo e’ “allargare il mercato agli operatori commerciali non esclusivamente spaziali e creare un volano che incrementera’ la competitivita’ e la crescita di entrambi i nostri Paesi“, ha detto ancora Fraccaro riferendosi ai possibili sviluppi dell’accordo alla luce della new space economy.

nasa missione artemisBridenstine ha ricordato la lunga collaborazione fra Italia e Stati Uniti in campo spaziale: dopo che nel 1964 l’Italia aveva lanciato il suo primo satellite, il San Marco 1, dalla base americana di Wallops Island, nel 1997 la collaborazione con gli Stati Uniti aveva portato all’accordo bilaterale con cui il nostro Paese ha fornito i moduli pressurizzati per la Stazione Spaziale Internazionale. Quell’accordo ha permesso all’industria italiana di costruire oltre la meta’ delle strutture della grande casa-laboratorio nello spazio, ha reso possibili molte missioni di astronauti italiani e di portare sulla stazione orbitale numerosi esperimenti del nostro Paese.

La missione Artemis, per la quale il governo americano ha stanziato 28 miliardi di dollari, adesso e’ anche un’avventura che vede l’Italia in prima fila, con “grande soddisfazione” del presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia. Il prossimo passo, ha rilevato Saccoccia, saranno gli accordi attuativi fra le due agenzie spaziali, nei quali “saranno specificati nel dettaglio i contributi italiani al programma che contribuiranno a rendere possibile il sogno di una presenza sostenibile in orbita e sulla superfice lunare: dai moduli abitativi, agli esperimenti scientifici, al sistema di telecomunicazioni“. Fra i possibili contributi che l’Italia potra’ dare all’esplorazione lunare, l’amministratore delegato di Thales Alenia Space (Thales-Leonardo), Massimo Comparini, ha indicato la “nuova generazione di elementi pressurizzati abitabili, quali il primo habitat di superficie o la cabina che fara’ approdare gli astronauti sulla Luna“.

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