Fin dalle prime ore del mattino di lunedì 14 marzo, una tempesta di sabbia, accompagnata da forti venti, ha colpito parte del Marocco orientale, immergendo numerose località in un’atmosfera che sembrava appartenere ad un altro pianeta. La tempesta di sabbia ha portato alla formazione di dense masse d’aria cariche di sabbia e polvere che hanno stravolto il panorama ad Oujda, città all’estremità orientale del Marocco, ai confini con l’Algeria.
Il cielo e tutta l’atmosfera sono diventati di un rosso sangue sulla città marocchina, con la visibilità praticamente azzerata. Il panorama era spettrale, quasi come fosse la scena di un film apocalittico (vedi foto della gallery scorrevole in alto e video in fondo all’articolo). Un simile scenario si è sviluppato anche nella vicina città di Jerada.
Questa tempesta di sabbia è strettamente collegata a quanto successo in Spagna e Francia, dove grandi quantità di sabbia e polvere dal Sahara hanno colorato i cieli di arancio e persino cambiato il colore della neve sui Pirenei e sulle Alpi francesi. Il fenomeno del trasporto di sabbia e polvere sahariane verso l’Europa è legato a un vento in quota che soffia da sud. La polvere viene sollevata nel Sahara da venti violenti, poi le particelle più fini salgono di quota e vengono trasportate a grandi distanze dal vento in quota.
Anche in Valle d’Aosta, la neve ha assunto una sfumatura giallastra a causa della sabbia sahariana.