La Calabria ha subito in modo molto grave le conseguenze del maltempo delle scorse ore: forti piogge, temporali, freddo intenso, vento impetuoso e soprattutto furiose mareggiate lungo le coste tirreniche. Da Praia a Mare a Scilla, tutto il litorale occidentale della Regione è stato investito da onde alte tra 3 e 6 metri che hanno provocato gravi danni in molte località.
Il maltempo ha completamente devastato e flagellato la costa tirrenica cosentina. Le mareggiate e il forte vento hanno causato gravi danni in particolare a Praia a Mare, Tortora, Paola, Fuscaldo, Cetraro, Belvedere Marittimo e Amantea. I sindaci della costa tirrenica cosentina sono anche molto preoccupati e hanno iniziato la conta dei danni. “Bisogna agire con urgenza – ha scritto sul suo profilo Facebook il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo -. Ho scritto una lettera al presidente della giunta regionale della Calabria e alla Protezione civile regionale affinché chiedano al Governo di dichiarare lo stato di calamità naturale per i Comuni colpiti dalla mareggiata di questa notte. Sentirò i colleghi sindaci del territorio per decidere azioni congiunte volte a tutelare le nostre coste e i centri abitati. Occorre snellire la burocrazia che attanaglia l’avvio delle opere finanziate con regolari progetti. Le istituzioni hanno il dovere di non lasciare i Comuni a fare la conta dei danni in solitaria“. Le mareggiate hanno colpito diverse località del Tirreno Cosentino. A Cetraro e anche in altre zone interi quartieri sono stati completamente allagati. A Belvedere, nel pomeriggio di ieri, si è verificato anche il fenomeno della saponificazione: la schiuma ha invaso il lungomare e il governatore regionale Roberto Occhiuto ha annunciato indagini per capire se è stato un fenomeno determinato dall’inquinamento. In alcuni comuni, come Tortora e Praia le scuole sono state chiuse per precauzione, ma domani riapriranno regolarmente.
Si fa la conta dei danni nel Vibonese a causa delle mareggiate e del maltempo. Ruspe in azione a Vibo Marina per ripristinare gli argini di alcuni torrenti straripati in più punti. Danni anche a Briatico sul lungomare che in parte è stato “risucchiato” dal mare, mentre diverse imbarcazioni dei pescatori locali sono state spostate dal maltempo. Nel piccolo comune costiero la situazione più preoccupante: la forte mareggiata ha infatti colpito in pieno il porticciolo scaraventando le barche anche a decine di metri di distanza dall’arenile, alcune quasi a ridosso delle strutture solitamente aperte durante la stagione estiva. In zona “Goccia di mare” poi è crollata una porzione di strada che collega la marina con località Punta Scrugli. Le onde hanno spazzato la spiaggia investendo violentemente la sede stradale. A Tropea, invece, si contano i danni ad alcuni stabilimenti balneari, con cabine distrutte, tettoie divelte, pavimentazione saltata, travi di legno sradicate e ingenti danni ad alcune strutture. Danni anche a Bivona, frazione costiera del comune di Vibo Valentia, dove una famiglia è rimasta senza energia elettrica ma è intenzionata a non abbandonare la propria abitazione. Sul posto stanno operando alcune squadre dei vigili del fuoco e la polizia locale.
Allagamenti poi sempre in queste aree e nella zona della marina di Tropea, Ricadi e Zambrone. A Pizzo ha retto il molo Pizzapundi dopo i lavori di ripristino della parte crollata qualche anno addietro sempre per via del maltempo. I vigili del fuoco sono attivi già dalla giornata di ieri, no stop, in tutto il territorio vibonese, alle prese soprattutto con allagamenti. Non ci registrano fortunatamente danni alle persone. Stamani, al Comune di Vibo Valentia si è riunito il Centro operativo comunale con i tecnici del Comune e della Protezione civile, unitamente agli assessori Giovanni Russo e Pasquale Scalamogna. Il sindaco Maria Limardo, impegnata all’assemblea nazionale Anci a Bergamo, è in contatto permanente con i tecnici e le autorità prefettizie per seguire costantemente l’evolversi della situazione. Al termine della riunione, sono state indicate le priorità su cui intervenire per il ripristino della viabilità e la messa in sicurezza dei punti maggiormente critici. Sugli allagamenti causati principalmente dalle mareggiate, che hanno invaso alcune strade da Bivona a Vibo Marina, è stato deciso l’intervento delle idrovore. Il Coc è in costante attività fin quando la situazione non si sarà normalizzata.
Un sopralluogo dei tecnici delle Ferrovie dello Stato è in corso sul tratto cosentino della linea ferroviaria tirrenica, tra Paola e Fuscaldo, per verificare l’agibilità della linea stessa alla luce delle mareggiate che hanno colpito la zona nelle ultime ore. In particolare, in un tratto, è crollato un pezzo del muro di contenimento sottostante la massicciata della ferrovia. Al momento la circolazione avviene su un unico binario a senso alternato ed i treni viaggiano ad una velocità ridotta con ritardi quantificati da Rfi in una quindicina di minuti.
Maltempo in Calabria, pressioni sulla Regione per chiedere lo stato di calamità
“La giunta regionale si attivi immediatamente per fronteggiare la situazione di grave emergenza determinata dall’ondata di maltempo che si è abbattuta lungo la costa tirrenica del cosentino, ma che ha coinvolto anche numerosi centri della Calabria centrale come Briatico, Pizzo, Nocera Terinese e Tropea“. A sostenerlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua. “Si valuti rapidamente la situazione – aggiunge Bevacqua- e la giunta regionale adotti tutte le misure necessarie per andare in aiuto delle comunità coinvolte, compresa la richiesta dello stato di calamità per i centri colpiti. Subito dopo, come già più volte richiesto dal gruppo del Pd, parta in Consiglio regionale una discussione ampia e approfondita sulla manutenzione del territorio volta ad adottare i provvedimenti necessari per prevenire fenomeni di dissesto idrogeologico e il possibile ripetersi di episodi simili“.
“L’ennesima mareggiata che si è abbattuta lungo la costa tirrenica calabrese, benché i devastanti effetti fossero ampiamente prevedibili, ha causato ingenti danni e messo ancora una volta a repentaglio la sicurezza delle persone. Le immagini che in queste ore provengono dal Tirreno cosentino ma anche dal Catanzarese e dal Vibonese, in particolare da Nocera Terinese, Pizzo, Briatico e Tropea, restituiscono scenari apocalittici e indignano soprattutto alla luce dei mancati interventi e dei fondi disponibili per la mitigazione dell’erosione costiera che sono rimasti sostanzialmente lettera morta“. Lo afferma, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, intervenendo in relazione alla problematica dell’erosione costiera lungo le coste calabresi (fenomeno accentuato dalle violente mareggiate delle ultime ore) rispetto alla quale, a marzo 2022, ha presentato un’interrogazione all’assessore competente. “Lo scrivevo – prosegue – già nel marzo scorso in un’interrogazione rivolta all’assessore Dolce in ordine agli interventi per la difesa delle coste, denunciando la preoccupante impasse in materia da parte della Regione Calabria, la cui azione si disperde in un dedalo di competenze e pareri spesso inconcludenti. In questi mesi nulla è cambiato: non esiste ancora un vero Piano di gestione integrata delle zone costiere e si fa riferimento unicamente al Masterplan del 2014, ormai superato dai continui cambiamenti orografici del territorio. Neanche il Tavolo tecnico istituito allo scopo ha sortito effetti né risultano avviati interventi risolutivi nonostante gli ingenti investimenti destinati al ripascimento delle coste anche da parte dell’Unione europea. Che fine gli interventi in difesa del suolo a valere sui fondi Por che prevedono la messa in sicurezza di 43 chilometri di costa entro il 2023? Qual è lo stato di impiego dei finanziamenti previsti dall’Accordo di programma quadro 2016, nonché di quelli dell’Autorità di bacino distrettuale Appennino meridionale e di quelli direttamente riconducibili alla Regione come l’Fsc o il Por? Queste domande, poste otto mesi fa, restano ancora oggi tristemente valide. Eppure, il Dipartimento Lavori pubblici della Regione, rispondendo all’interrogazione, aveva chiarito come vi siano a disposizione ben 108 milioni di euro per contrastare la minaccia delle mareggiate, più ulteriori 140 milioni di euro per interventi di sistemazione fluviale. Dunque c’è da chiedersi perché molti degli interventi attesi (come ad esempio quello relativo alla messa in sicurezza del lungomare di Nocera Terinese) siano ancora in fase di progettazione o solo parzialmente eseguiti. Il mare non aspetta la burocrazia regionale e il nostro litorale viene ancora devastato dalla sua incessante azione. Ora, di fronte alla nuova impetuosa mareggiata che ha portato distruzione lungo la costa (come a Briatico dove il porticciolo dei pescatori in attesa di interventi è stato letteralmente spazzato via con danni incalcolabili per quella marineria), non resta che correre ai ripari e inseguire l’emergenza“. “La Regione Calabria almeno per una volta si faccia sentire rapidamente – conclude Lo Schiavo -: chieda il riconoscimento dello stato di calamità naturale per le mareggiate delle ultime ore lungo la costa tirrenica“.
Maltempo in Calabria, apprezzamenti per l’impegno della Regione per Nocera Terinese
“Ringrazio il presidente Roberto Occhiuto per l’immediato intervento, tramite la Protezione Civile e Calabria Verde, nel Comune di Nocera Terinese, colpito dalla forte mareggiata che ha allagato gran parte del centro abitato. Ringrazio inoltre i Vigili del Fuoco e i Carabinieri che insieme al personale degli uffici del comune sono intervenuti“. Così su Facebook Pietro Raso, consigliere regionale leghista della Calabria. “La Calabria – aggiunge – ha bisogno di interventi infrastrutturali di protezione dall’erosione costiera e questa amministrazione regionale, insieme al Governo nazionale, si impegnerà a mettere in campo tutti gli interventi necessari per evitare ulteriori disagi alla popolazione“, conclude Raso.