Rivestire le finestre con delle sostanze particolari potrebbe contribuire a raffreddare gli edifici senza utilizzare energia. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista dell’American Chemical Society Energy Letters, condotto dagli scienziati della Kyung Hee University e dell’Università di Notre Dame. Il team, guidato da Eungkyu Lee e Tengfei Luo, ha utilizzato una tecnologia informatica avanzata e l’intelligenza artificiale per progettare un rivestimento trasparente per finestre che potrebbe bloccare la luce ultravioletta e il vicino infrarosso del Sole.
Il gruppo di ricerca ha ideato un raffreddatore radiativo trasparente (TRC), pianificando modelli computerizzati costituiti da strati sottili alternati di materiali comuni come biossido di silicio, nitruro di silicio, ossido di alluminio o biossido di titanio su una base di vetro, sormontata da una pellicola di polidimetilsilossano. Ottimizzando la tipologia, l’ordine e la combinazione dei livelli di materiali grazie all’apprendimento automatico, gli studiosi hanno ottenuto un risultato efficiente e un design migliore rispetto ai TRC progettati in modo convenzionale.
Nelle città calde e aride, sottolineano gli esperti, questi dispositivi potrebbero ridurre il consumo di energia di raffreddamento del 31% rispetto alle finestre tradizionali. I TRC, concludono gli studiosi, potrebbero essere utilizzati anche sui finestrini di auto e camion e per la progettazione di altre tipologie di materiali compositi, aprendo la strada a nuove tecnologie per il raffreddamento degli ambienti.