Covid, la testimonianza del Sindaco di Ambivere: “è stato un grande caos, non sapevano cosa fare”

Covid, il sindaco di Ambivere Silvano Donadoni: "non sapevano cosa fare"
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All’inizio dell’emergenza Covid “sono mancati dei protocolli collaudati, quello non era il momento di decidere le strategie ma applicarle“: Silvano Donadoni, sindaco di Ambivere, nella Bergamasca, è un esperto perché è stato assessore provinciale alla Protezione Civile (e ha dovuto affrontare l’emergenza maltempo che nel 2002 causò quasi mille sfollati) e soprattutto medico di base che ha vissuto giorno per giorno il dramma della pandemia. Un esempio della mancanza di preparazione è stata la prima riunione convocata d’urgenza con tutti i sindaci della provincia allo scoppio della pandemia, il 23 febbraio 2020. “Eravano 250, tutti stipati al centro congressi Giovanni XXIII. Mi stupii. Ho pensato se qui uno è contagiato, buona parte di noi porta a casa il covid“.

Io ero l’unico con la mascherina – ricorda – e un dirigente dell’ATS mi prese in giro, ‘cosa ci fai con la mascherina?’ mi disse. Lì parlarono i rappresentanti delle istituzioni e i politici ma a noi non fu possibile intervenire. Ero entrato con le idee confuse, e sono uscito peggio“. L’inchiesta sulla gestione della pandemia “se è solo per trovare i colpevoli, la giustizia farà il suo corso ma se ha l’obiettivo di migliorare il sistema – conclude – è molto positiva, se ha l’obiettivo di non farci trovare impreparati una seconda volta“.

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