Dopo l’ordinanza che attualmente ha portato alla cattura e prigionia di JJ4, l’Associazione LNDC Animal Protection ricorre al TAR contro il decreto appena emesso dal Presidente della PAT per l’uccisione di MJ5. Chiede infatti al Ministro Pichetto Fratin che la gestione della fauna selvatica protetta diventi argomento di un tavolo permanente tra le istituzioni e le associazioni protezionistiche che da anni si occupano di questi temi
“Dopo la cattura di JJ4, adesso è il turno di MJ5, altro orso definito problematico da Fugatti perché avrebbe attaccato – in circostanze francamente poco chiare – un uomo nella Val di Rabbi oltre un mese e mezzo fa. MJ5 ha 18 anni e in tutto questo tempo non ha mai causato alcun tipo di problema e anche l’incidente avvenuto ai primi di marzo non ha causato conseguenze particolarmente gravi. Eppure, sulla sua testa pende l’ennesima condanna a morte di un’amministrazione che ha dichiarato esplicitamente guerra a tutti gli orsi, con l’intenzione di dimezzarne la popolazione anche uccidendoli.”
“Come annunciato in precedenza, anche questo ennesimo provvedimento di uccisione emesso dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento verrà impugnato da LNDC Animal Protection come avvenuto in passato per tutti gli altri, compresa l’ultimo contro JJ4 che ha portato alla sua prigionia nel Casteller. In tutto questo, il Ministero dell’Ambiente ha avallato la decisione della PAT e ha convocato un tavolo per discutere della situazione, escludendo le Associazioni protezionistiche.”
Lottare per la tutela degli orsi
“La Presidente di LNDC Animal Protection, Piera Rosati, non ci sta: ‘Trovo sbagliato e pericoloso che Associazioni come la nostra non siano state convocate, considerando che negli anni abbiamo lottato per la tutela degli orsi e abbiamo ottenuto risultati importanti davanti al TAR e al Consiglio di Stato. Ho scritto quindi al Ministro Pichetto Fratin, esprimendo il mio disappunto per questa decisione e, soprattutto, affermando che è necessaria l’istituzione di un tavolo permanente che coinvolga le istituzioni e le associazioni protezionistiche che da anni si occupano di questi temi per correggere la gestione totalmente sbagliata portata avanti finora dalla Provincia di Trento. Non si può più lavorare sulle emergenze, ma si deve avere un approccio strutturale che fino a questo momento è totalmente mancato. Le parole d’ordine devono essere: monitoraggio, prevenzione, formazione, comunicazione. Ad oggi, l’unica cosa che è stata fatta è stato perseguire gli orsi per essersi comportati da orsi”.
“Nel frattempo, l’Associazione si sta muovendo anche a livello europeo, considerando anche che il progetto Life Ursus per il ripopolamento della popolazione di orsi è stato finanziato dalla UE, per verificare eventuali infrazioni alla Direttiva Habitat. Nulla verrà lasciato intentato per contrastare la strage che il Presidente Fugatti sembra intenzionato a fare.”