Google Bard approda in Europa e anche in Italia. Il chatbot dell’intelligenza artificiale generativa e l’apprendimento automatico sviluppato dal gigante tecnologico, dopo aver risolto i presunti problemi di privacy. Anche se sono state fatte numerose migliorie, “imparando” dal ChatGPT sono molte ancora le modifiche da apportare per migliorarlo.
Il lancio in Europa era previsto a metà giugno 2023 ma venne rimandato perché il Garante privacy irlandese, DPC, aveva avanzato dei dubbi riguardo alcuni problemi di privacy imponendo perentoriamente uno stop. Era stato Graham Doyle, vicecommissario dell’Authority irlandese, a fermare il lancio di Bard nella UE poiché aveva considerato non sufficienti né soddisfacenti quanto prodotto da Google in ordine alla conformità del software alla normativa di settore.
Il lancio di Google Bard in Europa
Lo stop della DPC è stato ritirato dopo meno di un mese. Infatti, dal 13 luglio 2023 questo chatbot sperimentale di Google è online in Europa e quindi anche in Italia. La DPC ha richiesto con urgenza una serie di attività, tra cui una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati – DPIA e delle delucidazioni riguardanti la modalità in cui l’intelligenza artificiale generativa utilizzasse i dati degli utenti. In ogni caso Google Bard si poteva usare ancora prima del 13 Luglio, ma esclusivamente tramite una VPN.
Recentemente Google ha garantito sulla presenza di “sufficienti garanzie” che riguardano la protezione della privacy degli utenti europei. Inoltre le funzioni del Chatbot di Google sono introdotte in 40 lingue. Come ha dichiarato in una nota resa pubblica, Google, in risposta alle richieste alle Autorità di vigilanza irlandese, a tutela dei controlli per gli utenti ha reso ancora più severe le impostazioni sulla privacy del chatbot Bard, al fine di “aumentare la trasparenza in modo che gli utenti sappiano come vengono utilizzati i loro dati e per dare loro un maggiore controllo”.
Tramite Google Bard è possibile:
- ascoltare le risposte del chatbot;
- appuntare e rinominare le conversazioni;
- utilizzare immagini nei messaggi, ma solo per il servizio in lingua inglese.
Il tutto era evidentemente necessario dal momento che Bard ha una sorta di responsabilità sociale, come lo ha dichiarato espressamente un eurodeputato, la quale passa attraverso “…regole […] proporzionate e concepite per facilitare la conformità al fine di stimolare l’innovazione e l’accesso al mercato”.