Terremoto in Kamchatka: onde di tsunami colpiscono la Russia, allarme in Giappone

Tsunami con onde fino a 4 metri: evacuazioni immediate in Giappone. Massima allerta lungo la costa orientale

Un potente terremoto di magnitudo 8.4 ha colpito la penisola della Kamchatka, nell’Estremo Oriente russo, provocando immediatamente un’allerta tsunami e gravi preoccupazioni lungo le coste del Pacifico settentrionale. Secondo quanto riportato da Reuters, le autorità russe hanno confermato che onde di tsunami alte tra i 3 e i 4 metri hanno già raggiunto alcune aree costiere nei pressi dell’epicentro. Il Giappone ha emesso un’allerta tsunami, elevata successivamente a “avviso di tsunami” per gran parte della costa orientale. L’emittente nazionale NHK ha annunciato che sono già in corso evacuazioni nelle aree più esposte, con particolare attenzione alle regioni costiere di Hokkaido, Tōhoku, Kantō e fino alla prefettura di Wakayama.

Le autorità giapponesi temono l’arrivo di onde pericolose nelle prossime ore e hanno invitato la popolazione a lasciare immediatamente le zone costiere, dirigendosi verso aree più elevate.

Uno scenario ad alto rischio in tutto il Pacifico settentrionale

Il terremoto in Kamchatka e la successiva allerta tsunami hanno riacceso il timore per gli effetti a catena che eventi di questa portata possono avere in una delle aree sismicamente più attive al mondo. Gli esperti dell’Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA) e del Centro di Allerta Tsunami del Pacifico stanno monitorando con estrema attenzione la situazione. Possibili onde anomale potrebbero raggiungere anche altri Paesi del Pacifico.

È stato emesso un allarme tsunami per lo stato delle Hawaii. Le autorità affermano che potrebbe causare “danni lungo le coste di tutte le isole dello stato”, avvertendo che “occorrono misure urgenti per proteggere vite umane e proprietà”. Il sistema di allerta tsunami statunitense ha dichiarato: “il pericolo può persistere per molte ore dopo l’onda iniziale, con l’arrivo delle onde successive. L’altezza delle onde di tsunami non può essere prevista e la prima onda potrebbe non essere la più potente”.