2 novembre, Commemorazione dei Defunti: ecco IMMAGINI, VIDEO e le FRASI più significative da condividere oggi [GALLERY]

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Oggi è 2 novembre, è la “Festa dei Morti“, la Commemorazione dei Defunti – ”festa di riparazione” nei confronti di coloro che non hanno altari – si deve all’iniziativa di Sant’Odilone, abate di Cluny. Tale istituzione non rappresenta di per sé un fatto nuovo per la Chiesa, che già usava celebrare la commemorazione dei defunti il giorno successivo alla festa di tutti i Santi. Quello che conta, però, è che un centinaio di monasteri che dipendono da quello di Cluny contribuiscono al diffondersi di tale celebrazione in molte parti dell’Europa settentrionale, tanto che nel 1311, anche Roma sancisce ufficialmente la memoria dei defunti.

In alto la gallery di immagini e di seguito i video e le frasi più belle da inviare in questa occasione:

  • Una lacrima per i defunti evapora, un fiore sulla loro tomba appassisce, una preghiera per la loro anima la raccoglie Dio. (S. Agostino)
  • L’assenza non è assenza, abbiate fede,
    colui che non vedete è con voi. (S. Agostino)
  • Ogni anno oltrepassiamo senza saperlo il giorno della nostra morte. (Valeriu Butulescu)
  • La morte è la curva della strada,
    morire è solo non essere visto.
    Se ascolto,
    sento i tuoi passi esistere come io esisto.
    La terra è fatta di cielo.
    Mai nessuno s’è smarrito.
    Tutto è verità e passaggio. (Pessoa)
  • Un sillogismo: gli altri muoiono; ma io non sono un altro; dunque non morirò. (Vladimir Nabokov)
  • Non lasciare che la morte o i dolori ti rubino i ricordi gioiosi.
    Tieniti stretta questa tua felicità che hai conosciuto, che hai condiviso.
    Non andrà mai persa. (Pam Brown)
  • Gli uomini dell’occidente vivono come se non dovessero non morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto. (Dalai Lama)
  • Verso la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando tutti si tolgono la maschera. Allora si vede chi erano veramente coloro coi quali si è venuti in contatto durante la vita. (Arthur Schopenhauer)
  • La morte è un’usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare. (Jorge Louis Borges)
  • Da bambini siamo stati spinti nel buio, e poi siamo tornati – ridendo o tremando – nella luce. Morire è essere spinti nel buio e non tornare più. (Fabrizio Caramagna)
  • Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà. (Woody Allen)
  • Non piangerlo adesso che è morto. Non ti ha lasciato. Ti ha solo preceduto. (Anonimo)

 

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