Tour de France 2018, viaggio alla scoperta di Arras: origini storiche e attrattive turistiche [GALLERY]

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Il programma del 105° Tour de France è stato ufficialmente svelato. Come noto, partirà il 7 luglio 2018 da Noirmoutier-en-Ile, sull’Oceano Atlantico, per i primi tre giorni sulle strade della Vandea, concludendosi, come da tradizione, a Parigi, il 29 luglio. E’ già grande l’attesa per la nona tappa, Arras-Roubaix (154 km), domenica 15 luglio, il giorno della finale dei Mondiali di Calcio in Russia, con quasi 22km sul Pavè.

Arras è una città della Francia Settentrionale, capoluogo del dipartimento Pas-de-Calais. Situata in una fertile valle sulla riva destra del fiume Scarpe, nota fin dal Medioevo per essere “la capitale degli arazzi” e per aver dato i ntali a Robespierre, prima dell’era cristiana era capoluogo degli Atrebati, con il nome di Nementacum. Prosperò durante il dominio di Roma, soprattutto grazie alla produzione di tessuti di lana. Disrutta nel 407 dalle invasioni germaniche, sotto il regno di Clodoveo venne riedificata da San Vaast, che ne fece un arcivescovado. Prospera città mercantile, appartenente dal X secolo ai domini della Contea della Fiandra, nel 1194 fu annessa al regno di Francia, diventanto capoluogo della conrea d’Artois, in seguito al matrimonio di Filippo Augusto con la nipote di Filippo d’Alsazia. Occupata dagli Spagnoli nel 1492, riconquistata da Luigi XIII, fu riattaccata ancora dagli Spagnoli condotti dal Condè, mantenendo la libertà grazie alla vittoria del Furenne. Nel 1659, con la pace dei Pirenei, fu definitivamente riunita alla Francia. Nel 1914, dopo la battaglia della Marna, i Tedeschi vennero obbligati ad evacuare la città ma essi la bombardarono disastrosamente dalle colline. Teatro di scontri costanti, al punto da meritare la croce di guerra e la legion d’onore, fu duramente colpita anche durante la 2° Guerra Mondiale ma la popolazione riuscì a mantenere il controllo della città grazie a tunnell sotterranei di origine medievale detti boves. Cosa visitare ad Arras? Il Municipio e la torre civica (Beffroi), Patrimoni dell’Umanità Unesco, il centro storico, talmente ben restaurato che è difficile scorgere i gravissimi danni provocati dalle due guerre, Grand Place e Place des Heros, in stile fiammingo, con le tipiche e dignitose case a capanna (sotto quest’ultima scorrono ampi tunnel che ospitarono i cittadini durante i devastanti bombardamenti della 1° Guerra Mondiale). Ed ancora, la Cattedrale, originariamente costruita tra il 1030 e il 1396, una delle più belle strutture gotiche della Francia Settentrionale, distrutta durante la Rivoluzione Francese; il Museo e gli edifici governativi che occupano il posto della Vecchia Abbazia di Saint-Vaast. La chiesa abbaziale venne demolita e ricostruita in stile classico alla moda nel 1833, servendo ora come cattedrale.  Quella che era l’abbazia, ospita oggi il Musée des Beaux-Arts, un insieme eterogeneo di dipinti, un paio di Joardaens e Brueghel, frammenti di sculture e porcellane locali. Da non perdere La Cittadella, costruita dall’architetto militare e maresciallo di Francia Sebastien LE preste de Vauban, la Maison du Wetz d’Amain, l’ottagonale piazza Victor Hugo ed il suo obelisco. A nord della città: il VImy Memorial, il monumento commemorativo della battaglia di Vimy Ridge, vinta dall’esercito canadese, parte della più ampia offensiva alleata nel mese di aprile conosciuuta come battaglia di Arras; la Basilica di Notre Dame de Lorette, con vista sul vicino villaggio di Ablain-Saint-Nazaire.

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