Clima, 5° giorno di proteste a Londra. Giovani in lacrime: “Siamo l’ultima generazione? Abbiamo paura per il nostro futuro” [FOTO]

Quinto giorno di proteste a Londra: oltre 500 arresti non sembrano aver scoraggiato i manifestanti, che vogliono che il governo dichiari l'emergenza clima e intraprenda azioni serie
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Giovani attivisti contro i cambiamenti climatici sono scoppiati in lacrime oggi mentre protestavano all’Aeroporto di Heathrow nel 5° giorno delle manifestazioni di Extinction Rebellion a Londra. Circa 15 giovani, tutti sotto i 17 anni, sono arrivati nell’aeroporto più trafficato del Regno Unito per la manifestazione, dove hanno spiegato uno striscione che recita “Siamo l’ultima generazione?”, come potete vedere dalle foto contenute nella gallery a corredo dell’articolo. I giovani sono apparsi molto emozionati e uno di essi ha dichiarato di “aver paura del futuro di questo pianeta”. La protesta fa parte delle manifestazioni più ampie nella capitale organizzate dal gruppo Extinction Rebellion (XR), che hanno bloccato diverse strade da diversi giorni.

I giovani stavano in piedi davanti al tunnel che porta ai terminal 2 e 3 dell’aeroporto. XR dichiara che la polizia ha avvisato i giovani che manifestano allo scalo che rischiano l’arresto. Decine di poliziotti hanno circondato il gruppo, impedendo di bloccare la strada. Gli attivisti sostengono di essere motivati da una “costante paura” per il loro futuro, secondo una dichiarazione di XR. In un’intervista con LBC, uno dei ragazzi ha commentato: “Questa è più di una protesta simbolica per dimostrare la paura, l’amore che abbiamo per questo pianeta. Non ho paura di essere arrestato, ho paura del futuro di questo pianeta. Sono preoccupato che saremo l’ultima generazione”.

Felix, 14 anni, ha detto: “Lo sto facendo perché quando avrò dei bambini, voglio poter dire loro che ho fatto tutto quello che potevo per proteggere il loro futuro”. Samar Faraj, 14 anni, ha invece dichiarato: “Lo sto facendo perché ci sono cose da fare che non vengono fatte e tra 30 anni, non voglio guardare indietro e rimpiangere di non aver fatto tutto quello che potevo per contribuire ad evitare i disastri che stiamo affrontando”.

Il Ministro degli Interni Sajid Javid ha esortato la polizia ad utilizzare “la piena applicazione della legge” nel caso delle manifestazioni illegali di XR. Oltre 500 manifestanti sono stati arrestati fino alla sera di giovedì 18 aprile poiché continuavano ad ignorare gli ordini di non bloccare le strade. L’Aeroporto di Heathrow sta collaborando con le autorità per assicurare che lo scalo rimanga operativo, nonostante le manifestazioni. Scotland Yard ha avvisato i manifestanti che le forse dell’ordine hanno schierato un importante numero di agenti, pronti a rispondere ad ogni emergenza.

Ken Marsh, presidente della Metropolitan Police Federation, ha dichiarato a BBC Breakfast che le proteste costeranno milioni di sterline e che le comunità locali ne risentiranno: “È davvero molto frustrante per noi, ci costerà milioni. Coloro che ne soffriranno saranno le comunità nei quartieri locali dove gli agenti sono stati prelevati dalle aree delle comunità ed è stato necessario trovare i fondi e il denaro per gestire quello che stiamo facendo. Ma l’effetto a catena sarà che ad un certo punto, i colleghi dovranno avere i loro giorni liberi, le loro pause e dovranno essere pagati. Come londinesi, soffriremo tutti per quello che è successo”.

Gli arresti di massa non sembrano aver scoraggiato i manifestanti. Gli organizzatori dichiarano che continueranno con le loro proteste fin quando le loro richieste non saranno accolte. Il gruppo vuole che il governo dichiari l’emergenza clima e intraprenda azioni per azzerare le emissioni di gas serra entro il 2025. Anche l’attrice Emma Thompson si è unita alle proteste di Londra dopo essere arrivata da Los Angeles. La star di Hollywood ha esortato le persone ad unirsi alle manifestazioni in favore del clima.

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