Esplosione Etna, l’INGV: “la lava avanza a 1.000°C sulla neve, possibili nuove esplosioni”

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Durante l’eruzione in corso da ieri mattina, alle ore 12:43 (ora locale) di oggi, 16 marzo, si è verificata un’esplosione freato-magmatica  in località Belvedere (bordo occidentale della Valle del Bove), a circa 2700 metri di quota sul mare. L’esplosione è avvenuta in corrispondenza del fronte della colata di lava che emerge da una bocca posta alla base del Nuovo Cratere di Sud-Est, a circa 3200 metri di quota sul mare. Attualmente la lava avanza con una temperatura superiore ai 1000 gradi centigradi in una zona ricoperta di neve. La neve, al contatto con la lava, tende a sciogliersi, formando delle pozze d’acqua che possono venire ricoperte dalla lava in avanzamento. In quel caso, l’acqua sotto la colata lavica tende a vaporizzare e può causare esplosioni freato-magmatiche come quella avvenuta oggi. Nel fenomeno esplosivo è stato coinvolto anche un vulcanologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo (INGV-OE), Boris Behncke, che ha riportato lievi escoriazioni. Il personale INGV-OE continua a monitorare con costanza l’evoluzione dei fenomeni.

Video delle telecamere di sorveglianza ECV e ENV che mostrano l’esplosione delle ore 12:43 (ora locale) di oggi. L’esplosione è evidenziata da una densa nube di colore bianco, che si espande rapidamente.

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