Stromboli, violente esplosioni sul vulcano: panico alle isole Eolie, un morto e un ferito. “L’isola non si vede più”

Stromboli, esplosioni sul vulcano: panico alle isole Eolie, pioggia di lapilli e incendi. Turisti si tuffano in mare per la paura
  • Immagini della sequenza esplosiva parossistica riprese dalle telecamere di sorveglianza dell’INGV Osservatorio Etneo. a) trabocchi lavici dalle bocche attive della terrazza craterica; b) la prima delle due esplosioni maggiori della sequenza ripresa dalla telecamera termica di Pizzo sopra la Fossa; c) seconda esplosione maggiore della sequenza, a distanza di circa trenta secondi dalla prima; d) la prima esplosione maggiore, ripresa dalla telecamera termica di quota 400 m.s.l.m.
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Oggi pomeriggio, pochi minuti dopo le 17:00, il cratere dello Stromboli, alle isole Eolie, ha dato vita ad una serie di violente esplosioni. Panico sull’isola: la caduta di lapilli sta provocando degli incendi nella zona dei canneti. Dei turisti per paura si sono lanciati in mare. Due trabocchi di lava scendono dalla Sciara del fuoco. Ci sono state varie esplosioni con fuoriuscita di materiale piroclastico e hanno preso fuoco sterpaglie sui costoni del vulcano. “Vediamo una colonna di fumo nero dal vulcano, abbiamo sentito un boato molto forte, metà dell’isola di Stromboli non si vede“. Cosi’ un testimone oculare racconta cio’ che si vede da Lipari dopo l’esplosione dal cratere dello Stromboli. La Prefettura di Messina ha attivato l’Unità di Crisi.

C’e’ stata una potente esplosione. Abbiamo sentito un boato, poi si e’ alzata una colonna di fumo e lapilli incendiari su Ginostra e fiamme sui costoni del vulcano“. Sono momenti di paura vissuti da alcuni testimoni a Stromboli, che raccontano di una vera e propria “pioggia di lapilli”. La sala operativa della Protezione Civile regionale si e’ subito attivata dopo avere ricevuto dall’Ingv la segnalazione di una serie di volente esplosioni sullo Stromboli. Secondo le prime informazioni raccolte attraverso Forestale, Carabinieri e Vigili del fuoco le esplosioni, con la caduta di materiale incandescente, avrebbe provocato una serie di incendi in diverse zona dell’isola. “C’e’ stata tanta paura, qui la psicosi di uno tsunami come nel 2002 e’ ancora molto forte”. A raccontarlo sono alcuni testimoni, che hanno assistito ad un’esplosione del vulcano a Stromboli. Secondo quanto riferito, i traghetti sono rientrati nel porto e i turisti sono stati fatti risalire sulle barche per lasciare la coste. Elicotteri perlustrano la zona ed il sole e’ coperto dal fumo.

Esplosione Stromboli, un morto e un ferito. Decine di evacuati

Un escursionista e’ morto e un altro e’ ferito sul versante dello Stromboli in eruzione. Lo riferisce il comandante dei vigili del fuoco di Messina, Giuseppe Biffarella. In volo due elicotteri provenienti da Salerno e da Catania. Il canadair, spiega il comandante, non riesce a intervenire perche’ c’e’ troppo fumo e la zona e’ impervia. Il quadro drammatico e’ confermato anche dal sindaco di Lipari Marco Giorgianni.

Evacuate a Ginostra una settantina di persone impaurite dalla situazione prodotta dall’eruzione. Lo rendono noto i vigili del fuoco. Su Stromboli la squadra dei pompieri di Lipari, trasportata dalla Capitaneria di Porto, ha raggiunto attraverso una mulattiera Punta dei Corvi. Presenti diversi incendi di vegetazione causati dall’eruzione, sui quali stanno ancora operando i canadair.

Su Stromboli la squadra dei vigili del fuoco di Lipari, trasportata dalla Capitaneria di Porto, sta raggiungendo attraverso una mulattiera Punta dei Corvi, dove si trova il corpo dell’escursionista deceduto. Un elicottero dei pompieri decollato da Salerno e’ impegnato nel salvataggio di due escursionisti che sarebbero caduti e non possono muoversi, con difficolta’ operative per il gran fumo. Sull’isola e’ stato inviato un secondo elicottero dal reparto volo di Catania e anche la motobarca dal nucleo di Messina.

Esplosione Stromboli, Vigili del Fuoco e Canadair in azione per spegnere gli incendi

I vigili del fuoco insieme ad un canadair della Forestale stanno operando sull’isola di Stromboli per spegnere gli incendi che si sono sviluppati nella zona canneti dopo che una serie di violente esplosioni provenienti dal vulcano e dopo che due trabocchi di lava sono scesi dalla Sciara del fuoco, causando dei roghi. Sul posto anche la Guardia Costiera di Lipari che sta supportando le altre forze dell’ordine. La protezione civile, che sta coordinando le operazioni, sta valutando se inviare sul posto uno squadra.

I vigili del fuoco informano che su Stromboli sono impegnati due canadair per gli incendi provocati in quota dall’eruzione del vulcano. Inviato un elicottero per soccorrere due escursionisti segnalati in difficolta’. Personale e’ stato imbarcato sulla motovedetta della Guardia costiera per raggiungere l’isola.

A Ginostra tutti barricati in casa per i lapilli: “molti si sono rifugiati in mare”

C’e’ stata una violentissima esplosione seguita da una pioggia di lapilli incandescenti e materiale lavico. Tutte le persone che si trovavano al villaggio, circa un centinaio tra turisti e residenti, si sono barricate in casa e si sono lanciate in mare. La situazione e’ critica anche se al momento non ci risultano feriti“. Lo dice all’ANSA Gianluca Giuffre’, giornalista e proprietario di un bazar a Ginostra, la frazione a di Stromboli investita dall’esplosione. “Adesso siamo usciti dalle case – aggiunge Giuffe’ – anche se fuori c’e’ una densa nube di fumo e continua a cadere una pioggia di cenere. L’energia elettrica e’ stata interrotta, forse a causa di un guasto alla centrale. Alcuni turisti si sono precipitati sul molo, dove sta per attraccare l’aliscafo, con l’intenzione di abbandonare l’isola“. Durante il periodo invernale i residenti a Ginostra sono circa una trentina, compreso Gianluca Giuffre’. Un numero che cresce nel periodo estivo grazie ai numerosi turisti che affollano la frazione di Stromboli, raggiungibile solo via mare. La settimana scorsa a Ginostra si era tenuto uno spettacolo sugli scogli davanti al minuscolo approdo, nell’ambito del Festival del Teatro Eco Logico, dedicato alle donne pescatrici delle isole Eolie, alla presenza di un centinaio di spettatori.

“Sono volati lapilli” che “hanno provocato incendi” e “c’e’ tanta paura nella frazione di Ginostra, quella maggiormente danneggiata dall’esplosione del vulcano”. Cosi’ padre Giovanni, parroco di Stromboli, che da un’altra isola dell’arcipelago delle Eolie ha raccolto le testimonianze dei suoi fedeli presenti sull’isola. Anche lui non ha notizie di feriti, ma, aggiunge, chi “ha piu’ paura sta cercando di andare via da Ginostra, ma puo’ farlo soltanto via mare”.

Trenta persone che si trovavano a Ginostra, sono state imbarcate, dopo l’esplosione del vulcano di Stromboli, con l’aliscafo della liberty Lines. Un altro mezzo navale sta per recuperare altri turisti che sono in questa frazione del comune di Lipari. Ma la decisione di partire o rimanere li’ e’ a loro discrezione. Non e’ stato al momento avviato alcun piano di evacuazione. “Nessun allarmismo – dice il sindaco di Lipari Marco Giorgianni – solo fumo per il grosso incendio, la situazione e’ sotto controllo, stanno arrivando i canadair per spegnere il fuoco alimentato dal vento”. Aggiunge Giorgianni che “se pur trattandosi di un fenomeno di intensita’ piu’ elevata rispetto alla normale attivita’ del Vulcano, essa non ha prodotto conseguenze negative immediate a livello di maremoto o danni ingenti a cose e persone. Si e’ attivato immediatamente al Comune il centro operativo ed immediatamente sono state allertate Prefettura e Protezione Civile. A Ginostra, dove la caduta di lapilli ha causato alcuni incendi, stanno operando il personale dei Vigili del Fuoco, della Guardia Forestale, della Guardia Costiera e dei Carabinieri. Sul posto anche la Protezione Civile Comunale. “Pur non rilevandosi la necessita’ di evacuazione, comprendendo la paura e lo stato di agitazione dei presenti, – ribadisce – sono stati dirottati e messi a disposizione alcuni aliscafi per quanti volontariamente hanno preferito lasciare l’isola e raggiungere Lipari”.

Esplosione Stromboli, rischio maremoti: “stare lontani dal mare”

“La cosa più importante è stare in zone protette, nelle cosiddette aree ‘d’attesa’, come nella piazza di San Vincenzo, e lontani dal mare perchè un pericolo associato all’eruzione sono le frane che innescano maremoti, come avvenne nel 2002”. Così a RaiNews24 Guido Giordano, professore di Vulcanologia all’Università di Roma, in merito all’eruzione a Stromboli. La situazione è più critica a Ginostra, perchè “è un po’ meno riparata di Stromboli e si sono verificati degli incendi. Si sta provvedendo a spostare le persone in luoghi di sicurezza”, continua l’esperto. Inizialmente i residenti si sono barricati in casa per proteggersi dalla pioggia di cenere, mentre alcuni turisti si sono istintivamente buttati in mare. E’ però “necessario stare alcune decine di metri dal dislivello del mare, stare in contatto con i volontari della protezione civile e attendere istruzioni”, afferma Giordano, che spiega come si siano verificate “due vibrazioni: la prima di terra e la seconda acustica, d’orecchio. E’ probabile che la prima esplosione abbia avuto un effetto sismico”.

Esplosione Stromboli, rischio tsunami: sgomberate le spiagge di Salina

“Dopo l’esplosione nel vulcano a Stromboli al momento non c’e’ pericolo per onde anomale o tsunami ma in via precauzionale sono state fatte sgomberare anche le spiagge dell’isola di Salina e si raccomanda di non accedervi fino a questa sera”. Lo afferma il sindaco Domenico Arabia.

Esplosione Stromboli, l’esperto INGV: “è stata a 800 metri sul livello del mare”

L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha confermato che le reti di monitoraggio dell’Ingv hanno registrato due esplosioni di forte intensità dalla terrazza craterica dello Stromboli. “A partire dalle ore 16,46 e 10  si è verificato un parossisma che ha interessato l’area centro- meridionale della terrazza craterica dove si aprono le bocche dello Stromboli, a circa 800 metri di quota sul mare” ha spiegato all’Adnkronos il vulcanologo dell’Ingv-Osservatorio Etneo, Marco Neri.  Nel corso della forte esplosione sullo Stromboli, dall’Osservatorio Etneo dell’Ingv sono stati distinti due eventi esplosivi principali rispettivamente alle 16:46:10 e alle 16:46:40. Lo rende noto l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia riferendo che “la sequenza è stata preceduta alle 16:44: da trabocchi lavici da tutte le bocche attive della terrazza craterica“. “Ciò significa che si tratta di esplosioni più energetiche delle altre registrate di minore intensità” ha aggiunto Marco Neri. “Abbiamo osservato in campo una colonna eruttiva che si è innalzata per almeno 2 chilometri di altezza al di sopra della area sommitale del vulcano Stromboli disperdendosi poi in direzione sud-ovest“.  “I blocchi incandescenti di magma, che prima si frammentano e poi ricadono al suolo, ovvero i prodotti generati dal parossisma, sono ricaduti lungo i fianchi del vulcano Stromboli” prevalentemente “nella Sciara del Fuoco, una sorta di valle che si apre sul fianco settentrionale, Nord occidentale, del vulcano“. Ad affermarlo all’Adnkronos è è il vulcanologo dell’Ingv-Osservatorio Etneo, Marco Neri. Il fenomeno, spiega ancora Neri, “è anche visibile sul tracciato sismico che mostra, oltre alle due esplosioni maggiori, circa 20 eventi esplosivi minori“. “Dopo la fase parossistica -aggiunge ancora il vulcanologo- il segnale del tremore è ora in diminuzione.

Il fenomeno esplosivo che ha fatto sussultare lo Stromboli per due volte alle 16:46 “si puo’ considerare sostanzialmente concluso”, ma non e’ possibile prevedere se ci saranno delle repliche perche’ non esistono segnali precursori che annunciano questi eventi. A dirlo e’ il direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Eugenio Privitera. “Sono fenomeni imprevedibili, di conseguenza non si possono fare scenari”, sottolinea l’esperto.

Stromboli, l’esperto INGV: “ci sono state 5 o 6 esplosioni in un secondo”

L’eruzione a Stromboli, che ha portato a un’ampia e potente esplosione, e’ catalogabile tra quelle piu’ gravi, tecnicamente un’eruzione “parossistica”, come se ne verificano al massimo 5 o 6 in un secolo. Lo spiega all’Agi Gianfilippo Deastis, vulcanologo dell’Ingv, che si trova sul posto. “L’esplosione di oggi – sottolinea – e’ diversa dall’ultima, quella del 25 giugno, definita ‘esplosione maggiore’, con una colonna di fumo alta e la ricaduta di materiale oltre l’area craterica. L’evento odierno e’ molto piu’ violento, con una colonna eruttiva di almeno 2,5-3 chilometri di altezza, e numerosi lapilli e brandelli di lava sparati fuori e ricaduti ben oltre l’area del cratere, tanto che qui ci sono diversi incendi, soprattutto a Ginostra, dove le fiamme lambiscono il paese, in un fronte molto ampio”. L’ultima esplosione di questo tipo “si e’ verificata nel 2003”.

Sono in contatto con il capo della Protezione civile regionale, che si e’ subito attivata, e costantemente aggiornato della situazione sull’isola diStromboli“. Lo dice il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, a seguito della forti esplosioni verificatesi nel pomeriggio nel vulcano eoliano.

La situazione è sotto controllo, non ci sono feriti e il personale di soccorso è già sul posto. Non c’è alcuna evacuazione ma per chi vuole allontanarsi dall’isola stiamo predisponendo il trasferimento a Lipari”. A dirlo all’AdnKronos è il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, dopo le forti esplosioni verificatesi nel pomeriggio nel vulcano eoliano.  “Pur trattandosi di un fenomeno di intensità più elevata rispetto alla normale attività del vulcano, non ha prodotto conseguenze negative immediate a livello di maremoto o danni ingenti a cose e persone”. Lo dice il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, dopo l’eruzione avvenuta nel pomeriggio. Intanto è stato immediatamente attivato al Comune il centro operativo e sono state allertate Prefettura e Protezione civile.

Il ministero della Difesa è in continuo contatto con lo Stato Maggiore, con la Protezione civile e la Prefettura dopo le esplosioni eruttive a Stromboli di questo pomeriggio. Lo rendono noto fonti della Difesa precisando che sono in corso valutazioni e il costante monitoraggio della situazione a tutela dei cittadini.

Esplosione Stromboli, il Codacons: “turisti hanno diritto ad annullare la vacanza senza penali”

“Le esplosioni registrate oggi a Stromboli hanno creato il caos e coinvolto numerosi turisti che avevano scelto di trascorrere le loro vacanze sull’isola. Una situazione che legittima gli utenti ad annullare i viaggi in corso o quelli prenotati nei prossimi giorni presso le strutture turistiche presenti a Stromboli, senza alcuna penale a loro carico”. Lo afferma il Codacons. “La paura di rimanere coinvolti in incidenti o di subire danni a causa delle violente esplosioni del vulcano legittima il diritto dei turisti ad annullare i viaggi precedentemente acquistati e con destinazione Stromboli – spiega il segretario nazionale Francesco Tanasi – La Cassazione ha stabilito in modo definitivo come situazioni di questo tipo, caratterizzate da ansia, stress e paura, fanno venire meno lo scopo di piacere del viaggio, che e’ elemento essenziale dei contratti turistici. Per tale motivo i turisti presenti sull’isola e quelli che avrebbero dovuto sbarcare nei prossimi giorni, possono disdire senza alcuna penale i viaggi acquistati, e cercare con la propria agenzia o tour operator soluzione alternative”.

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