Giro d’Italia 2017, Montefalco: origini storiche e attrattive turistiche [GALLERY]

/
MeteoWeb

Montefalco chiamato “la Ringhiera d’Umbra” sorge in cima a una collina e guarda sulle valli del Clitunno, del Tevere e del Topino. Piena di balconi panoramici, pittoreschi scorci e meravigliosi affreschi, per i quali è ritenuta un santuario dell’arte umbro/toscana, vanta una storia affascinante. Centro abitato sin dall’epoca romana, chiamata nel Medioevo Coccorone (forse dal greco “oros”, monte); nome che mantenne sino al 1249, anno in cui, devastata dalle truppe di Federico II, fu restaurata immediatamente col nome di Montefalco. Libero comune, retto dai Consoli e poi da un Podestà, sede del rettore del Ducato di Spoleto durante l’esilio avignonese, sottoposta ai Trinci di Foligno in varie riprese (1383/1439), tornò alla Chiesa che lo riconobbe libero governo. Nel 1424 vide rinnovati i suoi statuti; il 18 ottobre 1527 venne presa e saccheggiata dalle Bande Nere; nel 1848, dopo l’ampiamento territoriale, ebbe da Pio IX il titolo di città. Cosa visitare a Montefalco? Il Palazzo Comunale, la Chiesa di Sant’Agostino, la Chiesa romanica di San Bartolomeo, con la vicina Porta di Federico II del 1244. Proseguendo; la Chiesa di Santa Chiara della Croce, fatta costruire dalla stessa Santa che fu qui sepolta nel 1308. L’edificio, ricostruito due volte, nel 1430 e nel 1615, presenta l’interno a tre navate e, in un’urna argentea, riposa il corpo della Santa, di cui resta anche il monastero agostiniano del quale divenne badessa. All’interno del monastero di clausura vi sono numerose opere d’arte, sistemate nel Chiostro 400esco. In una delle Sale, si trova un affresco di Benozzo Gozzoli, raffigurante proprio Santa Chiara. Il Chiostro piccolo vanta un giardino molto particolare: le sue aiuole, infatti, raffigurano i Misteri della Passione e vi cresce l’Albero di Santa Chiara; le cui bacche sono impiegate dalle monache per intrecciare le corone del rosario. Da visitare la Chiesa 300esca di San Francesco che ospita il Museo Comunale e la Pinacoteca di Montefalco, con dipinti eccezionali come la Grande edicola contente il Presepio di Pietro Vannucci detto il Perugino e lo straordinario ciclo di affreschi de “Le storie di San Francesco” di Benozzo Gozzoli. Ed ancora: la Chiesa di San Leonardo Abate, la Chiesa di Santa Illuminata e il Convento di San Fortunato, patrono della città, la Rocca dei Fabbri e il Santuario della Madonna della Stella, eretto per commemorare le apparizioni mariane avvenute dove sorge una piccola chiesa in rovina dedicata a San Bartolomeo Apostolo, Piazza del Comune, dalla cui torre si gode di una stupenda vista panoramica su tutta la valle, il Teatro San Filippo Neri. In base al periodo dell’anno che scegliete per visitare la città, potrete ritrovarvi nel bel mezzo di qualche eevento, facilmente incentrato su vino e tradizioni locali: “Terre del Sagrantino”, “Settimana Enologica”, “Agosto Montefalchese” con la Fuga del Bove.

Condividi