Incendi, massima allerta in California: Trump dichiara lo stato di emergenza, le fiamme devastano il Paese [FOTO e VIDEO]

  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • AFP/LaPresse
  • vortice di fuoco california
/
MeteoWeb

Massima allerta in California per gli incendi che stanno devastando il Paese. Il presidente Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza.

Moltissime le famiglie evacuate nel sud a causa della rapida avanzata di una serie di incendi, per i quali un presunto piromane è stato arrestato. Si tratta di un 32enne, Brandon McGlover, che è sospettato di essere all’origine di nove focolai nel sudovest della contea di Riverside, e venerdì mattina è stato accusato formalmente.

“Oltre 1.300 pompieri si battono contro l’incendio soprannominato ‘Cranston’, che ha distrutto cinque case e ha portato alla chiusura di strade e all’evacuazione di circa 7mila persone”, riferisce il servizio nazionale Usa per le foreste.

Da mercoledì le fiamme stanno bruciando la foresta nazionale di San Bernardino, circa 150 chilometri a sudest di Los Angeles, e hanno già ridotto in cenere circa 5mila ettari di terreno. Minaccia circa 4.900 edifici. Il governatore della California, Jerry Brown, ha dichiarato lo stato d’emergenza per la contea di Riverside, mossa che consente di sbloccare mezzi supplementari.

Più a nord, il rogo di Ferguson continua ad avanzare vicino al parco nazionale di Yosemite, che in parte ha dovuto chiudere; in particolare la Yosemite Valley, che dovrebbe riaprire al pubblico il 3 agosto. Secondo un bollettino aggiornato diffuso oggi questo incendio, cominciato il 13 luglio, ha distrutto 20mila ettari di terreno e il bilancio di questo incendio è di un pompiere morto e sette persone ferite.

Grave il bilancio anche del’incendio ‘Carr‘, a nord della città di Redding, dove giovedì sono morti due pompieri; secondo un ultimo bilancio, che risale a venerdì sera, sono circa 20mila gli ettari bruciati in quattro giorni, 500 gli edifici distrutti e 75 quelli danneggiati, mentre ne minaccia altri 5.000. Fra il caldo e i venti, i pompieri faticano a domare l’incendio, che e’ contenuto solo al 5%.

Forti venti hanno alimentato questo incendio, trasformando le fiamme alte 30 metri in “firenado”, equivalente inglese di vortice di fuoco. Un utente di Twitter ha commentato: “Era letteralmente un vortice di fuoco che sfrecciava a tutta velocità a Redding. È assolutamente terrificante. Gli incendi stanno diventando più imprevedibili. Non possiamo più ignorarli”.

Condividi