Independence Day di paura in California: terremoto di magnitudo 6.6, il più forte degli ultimi 20 anni. Attese scosse di assestamento M>5 [LIVE]

Il terremoto più forte dal 1999 ha provocato tanti danni nel sud della California: ha rotto la rete idrica, abbattuto i pali della luce, crepato gli edifici e causato frane di rocce sulle strade
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È un Independence Day di paura per il sud della California, colpito da un potente terremoto di magnitudo 6.6 (il servizio geologico statunitense ha rivisto al rialzo la stima), mentre le autorità avvisano che si attendono altre forti scosse di assestamento. Si è trattato del terremoto più forte a colpire il sud della California dal 1999, secondo la sismologa Lucy Jones. Secondo l’esperta, le scosse di assestamento probabilmente supereranno la magnitudo 5.

L’epicentro del sisma del 4 luglio è stato vicino alla Searles Valley nel Deserto del Mojave, 240km a nord di Los Angeles. La zona è vicino alla Death Valley e al Parco Nazionale di Sequoia, solitamente molto affollati di turisti, a maggior ragione oggi che negli Stati Uniti è festa nazionale, che quindi avranno tutte avvertito distintamente la scossa.

Sono stati riportati incendi strutturali nella città di Ridgecrest, cittadina di 29mila abitanti epicentro del sisma, secondo i vigili del fuoco della contea di Kern. Nella contea di San Bernardino, non sono stati riportati feriti ma sono tanti i danni. Il sisma ha rotto la rete idrica, abbattuto i pali della luce, crepato gli edifici e causato frane di rocce sulle strade. Il Los Angele Police Department ha dichiarato di non aver ricevuto notizie di danni o richieste di intervento ma ha precisato: “È stato forte e un buon promemoria per essere preparati”.

Il terremoto superficiale ha colpito a una profondità di 8,7km ed è durato diversi secondi. “I lampadari ancora oscillano, il pavimento si è sollevato“, ha dichiarato alla CNN Diane Ruggiero, manager della Hampton Inn and Suites che si trova a Ridgecrest, come mostrano il video in fondo all’articolo. Il sisma è stato avvertito chiaramente nel centro di Los Angeles, con gli edifici che hanno tremato per diversi secondi. Alla scossa più importante ne sono seguite altre quattro significative, di magnitudo: 4.7, 3.5, 3.8 e 4.2.

Terremoto California, Trump: “è tutto sotto controllo”

“Informato sul terremoto nel Sud della California. Tutto sembra essere sotto controllo!”: è quanto ha scritto su Twitter il presidente americano Donald Trump riguardo alla scossa di magnitudo 6.4 registrata oggi nei pressi della città di Ridgecrest, circa 240 chilometri a Nord-Est di Los Angeles. Dopo la prima scossa, ne sono state registrate più di 40, secondo l’agenzia americana USGS, di cui almeno cinque di magnitudo 4. Le autorità locali hanno riferito di alcuni incendi scoppiati nei pressi di Ridgecrest, mentre la polizia di Los Angeles ha fatto sapere che al momento non si hanno notizie di danni.

Terremoto California, attese altre scosse. Con l’incubo Big One

Nell’attesa di altre scosse, ipotizzate dai sismologi, dopo quella odierna di magnitudo 6.4, i californiani vivono l’incubo del Big One, il terremototemuto da piu’ un secolo, da quando nel 1906 un sisma distrusse San Francisco e uccise circa tremila persone. Ogni periodo dell’anno in cui la frequenza delle scosse si fa piu’ intenso, nella costa ovest degli Stati Uniti molti guardano con ansia all’arrivo del grande sisma, le cui conseguenze catastrofiche sono state gia’ calcolate in anticipo: the Big One potrebbe provocare duemila vittime, cinquantamila feriti e danni per quasi trecento miliardi di dollari. La scossa di magnitudo 6.4 di oggi era stata preceduta da una scia sismica che aveva portato piu’ di mille scosse negli ultimi trenta giorni, concentrate lungo il Pacifico e nella zona della Faglia di San Andreas, uno dei punti piu’ a rischio della California, al punto da far parlare di uno “swarmaggedon” in arrivo, il terremoto finale. Nei giorni scorsi, i sismologi avevano lanciato un avvertimento senza girarci attorno: “Sappiamo che un sisma potente colpira’ la zona in futuro, ma non sappiamo quando”. A Los Angeles e’ stata lanciata una app che da’ l’allarme terremoto attraverso il cellulare. La scossa odierna considerata la piu’ forte degli ultimi vent’anni in California, non dovrebbe essere l’ultima della giornata. I sismologi hanno gia’ spiegato che potrebbe verificarsi un’altra scossa nelle prossime ore, perche’ e’ stato registrato un magma attivo sotto la crosta terrestre. Altre sessantaquattro scosse sono state registrate subito dopo il sisma di stamani. Nel frattempo, i social sono stati inondati di video con cui i californiani hanno documentato il terremoto: l’acqua di una piscina vuota che si increspa, gli scaffali di un supermercato che tremano, l’autostrada a sei corsie spaccata a meta’, in orizzontale. La senatrice della California e candidata democratica, Kamala Harris, raggiunta dai giornalisti, ha commentato preoccupata: “Per fortuna non risultano, al momento, morti. I soccorsi sono scattati subito. A loro va il mio ringraziamento”.

Terremoto California, l’esperto INGV: “evento non legato alla faglia di Sant’Andrea”

La scossa che ha turbato la festa dell’Indipendenza dei cittadini della California, “e’ stato un terremoto che e’ in linea con il sistema sismico di quella regione caratterizzato da una sismicita’ molto elevata“. Lo ha spiegato all’AGI Luca Malagnini, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). “In quella zona corrono una serie di faglie parallele tra loro“, ha spiegato Malagnini, e la più famosa tra queste è la Faglia di San Andreas. In questo caso le strutture geosismiche all’origine del sisma sarebbero pero’ diverse dalla Faglia di San Andreas. “Quella e’ una zona molto attiva caratterizzata dallo scorrimento verso nord-ovest della zona costiera rispetto alla regione interna montana“. In questo caso e sulla scorta delle primissime rilevazioni “non mi sembra che ci siano stati movimenti verticali, ma solo orizzontali“, ha aggiunto Malagnini. Significa che il terremoto e’ stato innescato da questo movimento – tecnicamente si dice trascorrente – della placca del Pacifico che scorre accanto e in direzione opposta a quella nordamericana. “Fortunatamente – ha aggiunto lo scienziato – l’area dove si e’ sviluppato il terremoto e’ molto scarsamente abitata e questo ha ridotto di molto la probabilita’ di causare danni rilevanti“. Non significa che la scossa non si sia sentita anche in aree molto piu’ abitate come Los Angeles o, dall’altra parte delle Montagne Rocciose, a Las Vegas. “Sicuramente le onde sismiche sono state avvertite dalla popolazione, ma mi pare sia difficile che abbiano fatto danni, anche perche’ si tratta di aree che sono molto attente al rischio sismico. In passato con un terremoto piu’ forte di questo con magnitudo di 6,5 Richter c’e’ stato un solo decesso: quello di una persona che ebbe un infarto per lo spavento“, ha concluso il ricercatore dell’Ingv.

California, il terremoto del 1994: ha provocato 57 morti

Il sisma che ha fatto tremare il sud della California nella Festa dell’Indipendenza e’ il piu’ forte che abbia colpito lo Stato americano da quello di magnitudo 6,7 del 17 gennaio 1994 nella San Ferdinando Valley che cauo’ 57 morti. Anche in quel caso era un giorno di festa nazionale (Martin Luther King Jr. Day) ma l’epicentro era in un sobborgo popoloso di Los Angeles e solo il fatto che sia avvenuto alle 4 e 31 del mattino evito’ un bilancio di vittime ancora piu’ pesante. A causa dei crolli di edifici, parcheggi e pezzi di strade sopraelevate, i danni furono stimati in 20 miliardi di dollari, il conto piu’ salato di tutti i tempi per un terremoto negli Usa. Il sud della California registra 10.000 terremoti all’anno.

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