Irma, l’uragano più forte della storia della Terra si abbatte su Cuba e tra poche ore arriverà in Florida: 7 milioni di evacuati, e sui Caraibi arriva Jose

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L’Uragano Irma si è nuovamente rinforzato ed è adesso classificato come una tempesta di 5ª categoria, dopo che per qualche ora era sceso alla 4ª, colpendo le zone settentrionali dell’isola di Cuba. La tempesta ha battuto tutti i record dei precedenti uragani planetari: è rimasto tre giorni di 5ª categoria, con venti che hanno superato i 300km/h battendo ogni precedente record planetario. Irma, che ha già provocato 24 morti durante il suo passaggio nei Caraibi, è arrivato a Cuba dall’arcipelago di Camaguey. L’occhio del ciclone si trova a circa 190 chilometri dalla città cubana di Caibarien e 485 chilometri a sudest di Miami, in Florida (Stati Uniti), dove c’è grande preoccupazione per l’arrivo della tempesta tra qualche ora: proprio in Florida l’impatto sarà drammatico, ben più violento rispetto a Cuba e alle isole Caraibiche. Intanto a Cuba si stanno verificando piogge torrenziali e nell’isola oltre un milione di persone sono state evacuate come forma di precauzione. Nelle zone turistiche della costa nord di Cuba, più di 50 mila turisti stranieri e diverse migliaia di villeggianti cubani sono stati trasferiti in un luogo sicuro; la capitale L’Avana è in stato di allerta. Il vicino arcipelago delle Bahamas, colpito prima di Cuba dall’uragano Irma, non ha subito né perdite umane né danni importanti.

Irma viaggia ad una velocità di 20km/h verso ovest, diretto in Florida, dove sono evacuati poco meno di 6 milioni di cittadini. La tempesta arriverà sull’arcipelago delle Florida Keys nella serata odierna locale, la prossima notte in Italia. La Florida Power & Light Company (FPL), uno dei principali fornitori di elettricità della nazione, prevede che almeno 4,1 milioni di clienti perderanno la luce a causa dell’uragano. Per l’arrivo di Irma, anche la “Casa Bianca d’inverno” di Donald Trump ha chiuso i battenti. Il resort Mar-a-Lago, amato dal presidente americano per trascorrevi molti fine settimana al posto di stare al freddo di Washington, si trova in un’area dove a partire da ieri alle 23 italiane l’evacuazione era obbligatoria. Grazie anche alle pietre importate da Genova (Italia) per la costruzione delle pareti esterne, degli archi e di alcuni interni, l’immobile dovrebbe resistere ai forti venti della tempesta ma non sono tuttavia esclusi pesanti danni causati da probabili allagamenti.

Intanto il costo stimato dei danni provocati dall’uragano nelle isole Saint-Martin et Saint-Barthelemy e’ valutato in 1,2 miliardi di euro. Lo ha fatto sapere la Cassa centrale di riassicurazione francese, istituto specializzato nelle assicurazioni per le grandi catastrofi naturali. “L’ammontare copre i danni alle abitazioni, ai veicoli e alle imprese” che sono coperte da regime d’indennizzo per le catastrofi naturali, ha fatto sapere la cassa in una nota.

Il curatore della casa di Ernest Hemingway alle Key West si rifiuta di lasciare l’area

Jacqui Sands, il curatore della casa di Ernest Hemingway alle Key West, si rifiuta di abbandonare l’area, nonostante le isole a sud di Miami saranno tra quelle maggiormente colpite dal passaggio dell’uragano Irma. Sands, 72 anni, ha detto che la casa è un luogo sicuro, “si trova nella zone più sicura delle Key West e per questo motivo non la lascerò”. Si tratta della casa, oggi museo, dove lo scrittore visse insieme alla moglie Pauline tra il 1931 e il 1939, prima di trasferirsi a Cuba. Anche la nipote di Hemingway, l’attrice Mariel Hemingway, ha chiesto a Sands di abbandonare le isole e di mettersi in salvo sulla terraferma, come chiesto anche dalle autorità della Florida, che stanno guidando un esodo di quasi un milione di persone dalle zone più a rischio. “Anche i miei figli mi hanno chiesto di andarmene assolutamente, ma non voglio c’è bisogno di qualcuno che curi la casa e i gatti”. Il museo infatti – una casa in stile vittoriano costruita nel 1851 – si prende cura di 50 gatti, che sono i diretti discendenti dei gatti di Hemingway.

Uragano Irma: allarme gru a Miami

La proliferazione di gru per la costruzione a Miami, simbolo del recupero economico locale dopo la crisi immobiliare del 2008, rappresenta un’ennesima minaccia per Miami che nelle prossime ore attende il passaggio del potente uragano Irma in Florida. Le autorita’ di Miami, dove i primi venti si sentiranno gia’ oggi, nei giorni scorsi hanno reso noto che al momento ci sono 25 grandi gru da costruzione sopra la citta’, gru che sono progettate per “resistere a venti fino a 233 chilometri orari, ma non a un uragano di categoria 5”, hanno dovuto ammettere mestamente in un comunicato. Le gru sono molto complicate da smontare. Quello che da’ i brividi, almeno nel centro della citta’, e’ che il braccio deve rimanere libero, il che vuol dire che puo’ girare senza controllo come una banderuola; ed e’ comunque molto pesante, e rappresenta un pericolo potenziale se la gru crolla, visto che questo elemento puo’ pesare fino a 15 tonnellate. Di fronte a questo rischio le autorita’ hanno consigliato di non rimanere in un edificio situato vicino a una gru di costruzione, quando passera’ Irma, i cui venti massimi sostenuti hanno superato i 250 chilometri all’ora, ma ha raffiche molto piu’ potenti.

Nuovo allarme nei Caraibi per l’uragano Jose: è di 4ª categoria

Dopo le devastazioni di Irma, che secondo l’ultimo bilancio diffuso dai media ha provocato almeno 24 morti nei Caraibi, è di nuovo allarme sulle isole Saint-Martin e Saint-Barthélemy per l’arrivo dell’uragano Jose, che si è rafforzato a categoria 4, con venti di 240 km/h. Sull’isola di Saint-Martin, saranno allestiti “nove siti” in grado di ospitare “1600 persone”. Questi rifugi, ha detto il ministro d’oltremare Annick Girardini sono destinati agli abitanti “che non hanno più un alloggio o a coloro che hanno visto le loro abitazioni danneggiate dal ciclone Irma”. L’uragano deve colpire sabato a mezzogiorno a orario locale, le 18 in Italia.

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