“Litter Hunter”, il Robot marino per la raccolta di plastica: così la Costiera Amalfitana diventa “modello” per il mondo intero

Ambiente, il robot marino per raccogliere la plastica "Litter Hunter" nella Costiera Amalfitana: le immagini
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Ecco Litter Hunter come funziona. Dinanzi a telecamere e fotografi, la partenza del robot marino, del drone aereo, il montaggio della Centrale Operativa e tutto questo mentre i volontari hanno incontrato i turisti sotto agli ombrelloni, consegnando loro materiale informativo ma anche divise al fine di partecipare alla raccolta della plastica a fine giornata.

“Litter Hunter consente attraverso unità automatiche aeree di individuare la plastica in mare e con unità automatiche marine di andarle a recuperala. Abbiamo mostrato il funzionamento collaborativo di queste unità – ha affermato Emanuele della Volpe, CEO della Green Tech Solution la startup campana che ha inventato il sistema Litter Hunter – che sono in grado di identificare e raccogliere la plastica in mare. Abbiamo svolto anche attività divulgativa per dare la possibilità alle persone di comprendere il come la tecnologia innovativa possa essere fondamentale per la salvaguardia ambientale. Il sistema Litter Hunter con drone aereo e robot marino è dunque un sistema che individua anche microplastiche e recupera fino alla profondità di 60 cm dal pelo d’acqua. Il team della nostra start – up ha competenze trasversali. Proveniamo dall’Università “Federico II” di Napoli e da altre importanti Università come la Parthenope. Abbiamo dato vita alla start – up innovativa Green Tech Solution che si occupa dello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative rivolte all’ambito dei servizi ambientali, industriali e per la sicurezza. Lo fa attraverso l’utilizzo di droni autonomi aerei, terrestri e marini capaci di svolgere delle missioni con diverse unità interconnesse. Abbiamo realizzato il sistema Litter Hunter che per la prima volta abbiamo presentato oggi alla stampa. Il sistema consiste in un drone aereo S800 di ampiezza massima di 800 centimetri che si alza in volo ed è in grado di effettuare le operazioni all’interno delle boe segnalatrici appositamente posizionate. Il drone individua la plastica e la microplastica, a quel punto trasmette il segnale al robot marino che parte e raccoglie tutto il materiale. Il sistema è composto da tre unità fondamentali operanti in ambienti differenti: rilevamento (Aereo), recupero (Marino) e coordinamento (Terrestre). La Air Station (Rilevamento Aereo) individua costantemente gli oggetti che galleggiano (rifiuti, natanti, bagnanti) garantendo una copertura spaziale estremamente più ampia di quella a vista degli operatori sui gommoni di pattugliamento o degli addetti al monitoraggio sugli stessi battelli spazzamare; La Ground Station (Coordinamento Operazioni) elabora i dati acquisiti dal pattugliamento per definire la strategia di recupero ottimale e la comunica alla Sea Station (Recupero Intrusioni) che in real time rimane costantemente aggiornata sulla posizione dei rifiuti da intercettare e sulle traiettorie da compiere in conformità al codice della navigazione”.

Un’operazione unica grazie al Distretto Turistico della Costiera Amalfitana, Area Marina Protetta “Punta Campanella”, Ente Parco dei Monti Lattari, sindaci, alle Capitanerie di Porto, agli Uffici locali marittimi.

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