L’uragano Irma è un “mostro” di 5ª categoria, venti record nell’Atlantico: iniziate le evacuazioni di massa, “grande pericolo” [FOTO e MAPPE]

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L’uragano Irma, di 5ª categoria (il massimo della scala) si sta avvicinando alle Piccole Antille con una traiettoria che sabato potrebbe portarlo in Florida: sta generando in queste ore i venti più forti mai registrati per una tempesta nell’Atlantico (fino a 295 km/h). A rischio le isole sopravento settentrionali, incluse Antigua e Barbuda, le Isole Vergini Britanniche e Usa, e Porto Rico. In parti delle Isole Sopravento Settentrionali sono attese onde fino a 3,3 metri ma alle Bahamas si rischia di arrivare a 6 metri.

Il governatore di Porto Rico Ricardo Rosséllo ha avvertito che i venti forti potrebbero radere al suolo infrastrutture e case: “Dobbiamo prepararci a un evento che non abbiamo mai vissuto qui“, ha detto ieri una conferenza stampa rivolgendosi a una popolazione di 3,4 milioni di persone.

Nel sud della Florida all’alba avrà inizio l’evacuazione obbligatoria dei turisti, in particolare a Key West. Il primo ministro delle Bahamas ha reso noto di avere ordinato un’evacuazione obbligatoria delle isole nella parte meridionale dell’arcipelago: ha inoltre dichiarato che l’uragano rappresenta una terribile minaccia per le isole di Mayaguana, Inagua, Crooked Island, Acklins, Long Cay e Ragged Island. Le persone che vivono in queste isole saranno verranno trasferite oggi a Nassau nell’isola di New Providence. Minnis ha spiegato che sarà la più grande evacuazione dovuta ad un uragano nella storia delle Bahamas e le persone che non fuggiranno saranno ”in grande pericolo” per la tempesta provocata da quello che definisce un uragano ”mostro”: non vi saranno soccorsi per salvare le persone che rimarranno quando l’uragano raggiungerà l’area.

Il presidente Donald Trump ha proclamato lo stato di emergenza

Il presidente Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza in Florida, Porto Rico e le Isole Vergini: lo stato di emergenza consente al ministero della Sicurezza Nazionale americano e alla Fema (Federal Emergency Management Agency), la protezione civile Usa, di mobilitare in queste zone le risorse necessarie. Secondo il National Hurricane Center statunitense (NHC), si tratta di un uragano potenzialmente catastrofico, tra i più forti degli ultimi 10 anni nell’Atlantico, neppure paragonabile ad Harvey che con le sue inondazioni record ha devastato il Texas e provocato la morte di 60 persone.

Se nella vostra area è stata ordinata l’evacuazione per favore seguite l’ordine,” ha chiesto il governatore della Florida, Rick Scott, “perché possiamo ricostruire la vostra casa ma non la vostra vita. Non mi stancherò di dirlo. Preparatevi. Imparate in quale zona di evacuazione vi trovate. Ascoltate le autorità locali. Questa tempesta ha il potenziale di devastare questo Stato. Dovete prendere seriamente la situazione“. “In Florida ci prepariamo sempre al peggio sperando per il meglio e sebbene la traiettoria di Irma non sia ancora totalmente chiara non possiamo permetterci di non essere pronti“. Il governatore dello ha attivato 100 uomini della Guardia Nazionale mentre altri 7.000 sono stati allertati: già dichiarato lo stato di emergenza in tutte le contee della Florida da lunedì scorso.

Secondo Credit Suisse, se l’uragano colpisse Miami i gruppi assicurativi potrebbero subire costi superiori ai 100 miliardi di dollari. Se invece l’uragano effettuasse il “landfall” nella parte sudoccidentale dello Stato, le perdite per quei gruppi potrebbero essere di 50 miliardi. Gli analisti svizzeri hanno fatto notare che se l’uragano Andrew avesse colpito 50 miglia più a Nord di dove arrivò nel 1992 in Florida, i costi sarebbero stati quattro volte superiori di quanto sono risultati (55 miliardi, considerati gli aggiustamenti dell’inflazione.

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