Maltempo Abruzzo: violentissima grandinata a Pescara, chicchi grandi come arance. Feriti e danni [FOTO e VIDEO]

Violenta ondata di maltempo sulla costa adriatica abruzzese, temporali e grandine
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MeteoWeb

Una violenta ondata di maltempo si è abbattuta sulla costa adriatica abruzzese: in tarda mattinata sono state colpite le località di Pineto e Silvi (Teramo), e successivamente un forte temporale si è abbattuto su Pescara, dove si è registrata una violentissima grandinata, con chicchi grandi come arance. Segnalati danni ingenti nel capoluogo adriatico: tetti e auto danneggiate, parabrezza e vetri infranti.

Sono 20 le persone fino ad ora finite in pronto soccorso a Pescara per le ferite provocate dai chicchi di grandine grandi come arance caduti in tarda mattinata sul capoluogo adriatico, in particolare nella zona Colli. In ospedale anche una donna incinta, con ferite al volto e al capo. I pazienti hanno riportato contusioni e ferite, principalmente al capo, e sono tutti da suturare. Al lavoro, per aiutare i cittadini, ci sono le pattuglie del Reparto Volanti, i carabinieri e i vigili del fuoco insieme ai volontari della Protezione Civile.

Dopo la violenta grandinata che ha provocato danni e feriti, su Pescara e’ in atto un violento nubifragio. Ovunque si registrano allagamenti. Strade ridotte a fiumi in piu’ punti del capoluogo adriatico. Nel parcheggio dell’ospedale di Pescara, le auto si sono praticamente inabissate nell’acqua. Le auto nel parcheggio sotterraneo della palazzina di 5 piani che ospita le macchine dei dipendenti sono sommerse, travolte dall’acqua piovana, dal fango e dalle foglie, rese riconoscibili per lo più solo dalle targhe. Almeno 30 o 40 centimetri di acqua, forse mezzo metro durante il nubifragio, in piazza della Rinascita, la piazza centrale e più grande di Pescara, uno dei simboli della città. Dappertutto, nel capoluogo adriatico, camminando per le strade l’acqua arriva fin sopra alle ginocchia. Negozi e locali al pianterreno allagati nelle centrali via Nicola Fabrizi e nel proseguimento di via Gobetti verso il porto. Molti negozianti hanno gia’ annunciato che non potranno riaprire. Disagi alla viabilita’. In tilt i centralini dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale, che stanno gestendo le numerose richieste di intervento. Ai colli si e’ creata una frattura nel manto stradale e il sindaco, Carlo Masci, ha attivato la somma urgenza per il ripristino.

La forte grandinata che ha colpito la città abruzzese ha danneggiato diversi edifici del centro, causando disagi alla circolazione e feriti. I vetri del Palazzo del Comune sono stati sfondati dalla forte grandine, così come le coperture in plexiglass della sede di Economia dell’Università di Chieti-Pescara, racconta all’AdnKronos Claudio Mastrangelo, segretario provinciale dei Giovani Democratici di Pescara. La biblioteca della struttura, dove numerosi studenti stavano studiando, è stata prontamente evacuata e gli ingressi transennati. Annullate anche le lauree in programma per la giornata odierna. Lo scoppio di una conduttura fognaria in Via Monte Faito ha allagato la zona adiacente all’ospedale civile. I danni maggiori, si apprende, si sono verificati nella zona di Portanuova. La forte corrente avrebbe inoltre trascinato lungo il manto stradale dei cassonetti dell’immondizia presso la zona alta della città

Diversi i sottopassaggi allagati anche a Francavilla al Mare dove un’auto è rimasta bloccata a causa dell’acqua. “Stiamo contando purtroppo parecchi danni. Alle auto, ai tetti delle case, ai vetri, agli edifici pubblici. Stiamo risolvendo man mano tutte le situazioni di emergenza. Abbiamo aperto il centro operativo comunale e stiamo richiedendo lo stato di calamità. Il centralino del comune è in tilt. I sottopassi al momento sono tutti chiusi, non mettetevi alla guida possibilmente. Prudenza“, ha scritto su Twitter Antonio Luciani, sindaco di Francavilla al Mare.

I chicchi di grandine erano “grandi fino a 5/6 centimetri” spiega Daniela Ronconi, meteorologa del centro funzionale della protezione civile. Danni si sono verificati a macchine e culture ma “finché non finisce l’allerta meteo non possiamo fare una ricognizione nei comuni e capire se è il caso di chiedere stato di emergenza“, chiarisce Antonio Iovine della Protezione Civile Abruzzo. “Nella zona interna della regione – continua la meteorologa – si sono verificati temporali ma per ora non ci sono arrivate segnalazioni di emergenza“.

Attivato a Pescara il Centro operativo comunale (Coc) per gestire l’emergenza maltempo che in queste ore sta interessando la città. Il sindaco, Carlo Masci, parla di un fenomeno straordinario, “una pioggia cosi’ intensa preceduta da una grandinata violentissima. La città – dice – è impraticabile. Vigili e operai sono tutti in strada, ma non sono sufficienti a gestire l’emergenza. Ho gia’ contattato la Regione per ottenere la richiesta di risarcimento danni“.

Un fenomeno mai visto, mai ricordato. Ci troviamo di fronte ad una situazione meteorologica nuova“. Lo dice all’ANSA il comandante della Polizia municipale di Pescara, Carlo Maggitti, impegnato con i suoi uomini a gestire l’emergenza maltempo. “Ci sono situazioni di criticita’ un pò in tutta la città – dice – stiamo intervenendo per liberare persone bloccate nelle auto in mezzo all’acqua, ma abbiamo difficolta’ a muoverci con i nostri mezzi. Le strade sono ridotte a fiumi. I centralini dei soccorsi sono intasati“.

In 62 anni di vita non ho mai visto nulla di simile. Dal cielo cadevano pietre, se la grandine ti prendeva sulla testa credo si sarebbe aperta come un cocomero. Io ero in strada, sono rientrata a casa sana e salva ma ho trovato l’abitazione allagata, i vetri spaccati. Insomma, un disastro…“. Così Assunta Del Rosso, 62enne pescarese, racconta all’Adnkronos della violenta grandinata che si è abbattuta sulla cittadina adriatica. “Io vivo in una casa popolare, al porto, Marina nord: i vetri della mia abitazione sono caduti giù, molte case, la mia compresa, sono completamente allagate. Sto raccogliendo acqua da terra al buio, la luce non c’è. E contattare i vigili del fuoco è una missione impossibile“. Sotto la sua abitazione “l’acqua scorre a fiumi – racconta ancora la donna – anche le automobili riportano ingenti danni. Io ho una 500, da quel che resta della mia veranda vedo parabrezza rotto e tettino spaccato. Ma quando è scesa giù la grandine ero in strada, e tutto sommato, nonostante i danni, mi è andata bene…“.

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