Maltempo, spettacolare ciclogenesi sulla Sardegna: ecco l’occhio del ciclone che sta flagellando l’Italia [LIVE]

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Quella di oggi, come previsto, è una giornata fortemente penalizzata dal maltempo su molte delle nostre regioni. L’isolamento e il successivo approfondimento di un ciclone extratropicale nel tratto di mare poco a sud-ovest della Sardegna ha dato origine ad una intensa frontogenesi che in queste ore, risalendo gradualmente verso nord-est, sta apportando severo maltempo, ad iniziare dai settori ionici di Sicilia e bassa Calabria, dove già si registrano accumuli di oltre 200 mm sulle aree pedemontane di Etna, Peloritani. Nelle ultime ore, inoltre, notiamo dall’analisi del satellite visibile delle immagini veramente spettacolari che mettono in evidenza come la depressione si stia chiudendo a riccio, proprio davanti la costa sud-occidentale sarda. Si evidenzia pure una spettacolare forma di “back bent occlusion”, in fase di ulteriore evoluzione nel corso delle prossime ore.  La “back bent occlusion” è un tipo di occlusione, spesso foriera di precipitazioni a prevalente sfogo temporalesco, che si realizza ogni qual volta il gradiente barico superficiale è relativamente debole nei pressi del minimo depressionario. In queste situazioni il fronte occluso rimane quasi rettilineo o leggermente curvo rispetto alla circolazione depressionaria e allo stesso minimo barico nei bassi strati, senza arricciare attorno ad esso, come accade in altri tipi di occlusioni. Nella maggior parte dei casi si realizza quando ad est di una depressione un promontorio anticiclonico tende a rafforzarsi, favorendo un notevole rallentamento dell’evoluzione verso levante dell’intera circolazione depressionaria.

Il fronte occluso, con il rallentamento della circolazione depressionaria, tende a fermarsi e a distendersi di lungo davanti il minimo depressionario. Se un’avvezione fredda si porta sul fronte occluso, come capita spesso in inverno, la parte anteriore più ripiegata del fronte occluso si tramuta nuovamente in un fronte freddo che evolve lungo il margine meridionale della depressione.

L’attenzione ora è tutta puntata sui sistemi temporaleschi a mesoscala che si stanno sviluppando al traverso dell’intenso sistema frontale, con annessa ampia “warm conveyor belt”, che risale verso il sud peninsulare. Particolare attenzione per il messinese e per la Calabria ionica, aree che dal pomeriggio potrebbero essere interessate dalla risalita del ramo più “cattivo” del sistema frontale, in grado di riservare piogge diffuse, rovesci e intensi fenomeni temporaleschi.

In queste ore un sistema temporalesco a mesoscala, di forma “lineare”, sta cominciando a svilupparsi proprio fra l’alta costa catanese e il messinese, cominciando pian piano ad assumere le sembianze di un piccolo “V-Shaped storm”. L’ammasso temporalesco è frutto di una aggregazione forzata di varie “Cellule temporalesche marittime”, ai vari stadi evolutivi, che nel corso della mattinata erano nate in un’area di intenso “Wind Shear verticale”, nel tratto di mare antistante le coste del siracusano e del catanese.

Risalendo verso nord, grazie anche al notevole “forcing” orografico esercitato dall’Etna e dai Peloritani meridionali, i quali con la loro mole costringono l’umido flusso sciroccale ad ascendere verso l’alto creando dei moti convettivi, il sistema convettivo si è notevolmente rinvigorito, anche per merito della presenza di un notevole “Shear” del vento alle medie e basse quote. A breve evolverà in un tipico “V-Shaped”, con la tipica forma a “V” che indica la severità dei temporali che accompagna.

Purtroppo sarà in grado di apportare forti rovesci di pioggia sulle aree del messinese e sulla costa reggina, per poi spostarsi in direzione della costa della Calabria ionica, dal reggino fino al catanzarese e basso crotonese, dove nel corso del pomeriggio si potrebbero verificare intensi carichi precipitativi, data la presenza di significative aree di discontinuità o convergenza venti stazionarie sulla medesima area che si sommano al notevole “forcing” orografico indotto dagli stessi rilievi calabresi, come l’Aspromonte, Serre e Sila orientale. Ecco le pagine utili per monitorare la situazione in tempo reale:

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