New Orleans: 10 anni dal passaggio dell’uragano Katrina [FOTO]

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La mattina del 29 agosto, nel pomeriggio in Italia, Katrina si abbatté sulle coste del golfo del Messico

Dieci anni dopo l’uragano Katrina, che ha messo in ginocchio la metropoli di New Orleans, l’impronta emotiva di quella catastrofe naturale è ancora impressa nella memoria storica di tutti gli americani. Nella comunità afro-americana della città, inoltre, le ferite di quel disastro non si sono ancora rimarginate completamente. Oltre 10.000 persone, infatti, non sono mai più tornate nelle loro abitazioni e si tratta nel 95% dei casi di popolazione afro-americana, decisamente sotto la soglia di povertà. Ancora oggi negli USA continuano i lavori di ricostruzione, e non mancano le polemiche.

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La mattina del 29 agosto, nel pomeriggio in Italia, Katrina si abbatté sulle coste del golfo del Messico, colpendo gli Stati della Louisiana e del Mississippi: fu la fine della mitica vecchia New Orleans, allagata per il 75% della sua estensione. Sul momento si calcolò che i venti avessero colpito una fascia costiera di 300 km, a una velocità di 230 km orari. Ma in valutazioni successive il Centro Nazionale Uragani di Miami ridimensionò la violenza del fenomeno: la forza dei venti non avrebbe superato i 190 km/h e l’uragano fu declassato a livello 3 (su 5). Una soglia che gli argini della capitale del jazz, ‘collaudati’ per un impatto del genere, avrebbero dovuto superare. I danni furono stimati in centinaia di miliardi di dollari, la catastrofe economica più grave subita dagli Usa che spinse Washington ad accettare anche gli aiuti di Mosca. In seguito alle polemiche, cadde anche qualche testa, come quella del capo della Protezione civile (Fema) Michael Brown. Non fu l’unico evento straordinario: nel 2005 gli Usa si trovarono alle prese con 26 tempeste tropicali, delle quali 14 divennero uragani. In quell’anno Katrina, Rita e Wilma fecero piu’ vittime degli uragani passati nei 10 anni precedenti. La sola Katrina segnò comunque diversi record. Mediaticamente, fu la ‘top story’ dell’anno: secondo un sondaggio della Ap, superò infatti l’Iraq e la morte di Papa Wojtyla. E segnò il primato delle donazioni da parte degli americani, superando anche i 2.8 miliardi di dollari raccolti dopo le stragi dell’11 settembre.

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