Il Parco Nazionale Gran Paradiso [GALLERY]

Il Parco Nazionale Gran Paradiso, il parco più antico d’Italia, situato ai confini tra Piemonte e Valle d’Aosta, regala ai suoi visitatori scenari incantevoli. Istituito il 3 dicembre 1922, intreccia la sua storia con la protezione dello stambecco
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Esteso su un’area di 70.318 ettari di territorio d’alta montagna, tra gli 800 metri di fondovalle e i 4061 metri del Gran Paradiso, si trova lo spettacolare Parco Nazionale Gran Paradiso. Si tratta del parco più antico d’Italia, situato ai confini tra Piemonte e Valle d’Aosta, in grado di regalare ai suoi visitatori scenari incantevoli. La fauna è caratterizzata da stambecchi, animali simbolo del parco, piuttosto confidenziali, camosci, assai più schivi e difficili da osservare, marmotte, aquile reali, volpi ma anche poiane, picchi, pernici bianche, gracchi, sparvieri, astori, allocchi e civette, così, come i gipeti, avvoltoi scomparsi nel 1912 e tornati sulle Alpi per un progetto internazionale, e linci. La vegetazione è anch’essa varia e spettacolare: boschi di larici e abeti rossi, vaste praterie alpine, rocce e ghiacciai, pini cembri, più raramente abeti bianchi. Nei boschi di aghifoglie a volte capita di rinvenire dei mucchi di aghi di conifere alti anche mezzo metro: si tratta dei nidi della formica rufa. Il Parco Nazionale Gran Paradiso è ricco di bacini artificiali e naturali. Tra questi ultimi, i due laghi del Nivolet, il lago Leità, il lago Rosset e il Lago Nero. Un po’ di storia: le vicende del parco sono legate alla protezione dello stambecco. Già nel 1856 il re Vittorio Emanuele II aveva dichiarato Riserva reale di caccia queste montagne, salvando dall’estinzione lo stambecco che, proprio in quegli anni, aveva visto ridursi la sua popolazione a livelli preoccupanti. Il re aveva formato un corpo di guardie specializzate, facendo costruire sentieri e mulattiere, che costituiscono, ancora oggi, l’ossatura per la protezione della fauna da parte dei guardia-parco, intorno alla quale si sviluppa una rete di suggestivi sentieri escursionistici. Nel 1920 il re Vittorio Emanuele donò allo Stato italiano la sua leggendaria area adibita a Riserva di Caccia, con l’obbligo di creare un parco nazionale… cosa che è avvenuta due anni dopo, il 3 dicembre 1922, quando venne istituito il Parco Nazionale Gran Paradiso; un luogo che vale la pena visitare, perfetto per tutti gli amanti della natura. Esso è anche una delle mete preferite per chi pratica birdwatching.

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