E se il Ponte sullo Stretto si costruisse con una tecnologia innovativa a basso costo? Non è fantascienza, ecco la proposta che arriva dalla Bielorussia

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E se il ponte sullo Stretto si costruisse con una tecnologia innovativa a basso costo? E’ la proposta emersa durante un convegno in cui si è parlato di nuove tecnologie applicate ai trasporti. L’incontro si è svolto a Sinopoli, in provincia di Reggio Calabria, e ha visto la partecipazione di diversi sindaci dei comuni della zona e di rappresentanti della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Ad illustrare l’innovativo sistema di trasporto i rappresentanti italiani di Skyway, e in particolare Gianluca Frola che ha esposto agli amministratori le caratteristiche, le potenzialità e le grandi possibilità, soprattutto in termini economici e di tempistica, che la tecnologia di trasporto Skyway può offrire.

La tecnologia di trasporto Skyway è innovativa e all’avanguardia – spiega Frola –, perché diminuisce i tempi di spostamento ad un costo più abbordabile di quelli attuali, e al tempo stesso risolve il problema dell’inquinamento. Anche altre aziende stanno cercando di risolvere questi problemi, ma con la tecnologia Skyway i costi di produzione e manutenzione sarebbero nettamente minori. In città come Milano, ad esempio, si potrebbe risolvere il problema del traffico e al contempo dello smog”. Innovazione che sembra quasi fantascienza, dunque, ma che in realtà, assicurano dall’azienda, è solo un’anticipazione del futuro. E in Bielorussia, dove ha sede l’azienda, è stato anche costruito un Ecotechnopark con strutture all’avanguardia che permettono di vedere e ‘toccare con mano’ la tecnologia Skyway, a riprova del fatto che si tratta di tecnologie applicabili e in grado di rivoluzionare il mondo dei trasporti.

Gli amministratori calabresi che hanno assistito al convegno hanno recepito con propositività le possibilità che questa tecnologia può offrire, nonostante l’ovvio scetticismo iniziale. Presente all’incontro anche Domenico Gattuso, Professore Ordinario di Ingegneria dei Trasporti presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria ed esperto di pianificazione dei trasporti. Il docente si è detto affascinato dalla tecnologia illustrata, sebbene abbia posto dei quesiti interessanti di natura tecnica e applicativa, soprattutto per un territorio difficile come quello calabrese. “Mi affascina l’approccio avveniristico proposto – ha precisato Gattuso –, ma prima di essere certi che si tratti di una tecnologia applicabile al nostro territorio dovremmo ricordare parecchie criticità che ci toccano molto da vicino: avevamo una ferrovia che ora praticamente non c’è più, avevamo un aeroporto e ora è quasi inutilizzato, abbiamo un’autostrada che ancora necessità di numerosi miglioramenti. Diciamo che lo scenario socio economico che viviamo in Calabria non è certo dei migliori, ma ciò non toglie che, qualora si verificasse l’applicabilità del sistema Skyway, questo non possa essere motivo di sfida e una molla per favorire lo sviluppo. E’ bello poter sostenere una speranza, ma è necessario confrontarsi con cautela alle nostre popolazioni, perché il contesto non è dei più semplici. Ad esempio pensare di riuscire a collegare i dieci centri principali della Piana di Gioia Tauro, potrebbe essere un esempio plausibile per fare uno studio di fattibilità”.

Sembra indubbiamente fantascientifico –  ha dichiarato il consigliere della città metropolitana di Reggio Calabria Eduardo Lamberti Castronuovo –, ma ciò non toglie che potrebbe rivelarsi un po’ come l’uovo di Colombo. La proposta che rivolgo dunque all’azienda e quella di creare degli impianti pilota proprio qui in Calabria, ovviamente dopo attenti studi di fattibilità che dimostrino l’applicabilità della tecnologia Skyway ai nostri territori. E perché no – chiosa Castronuovo – magari si potrebbe addirittura applicarla al tanto agognato Ponte sullo Stretto“. Il vicepresidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte Domenico Creazzo, invece, ha indicato come plausibile e opportuno per il territorio calabrese “uno studio di fattibilità per un collegamento rapido tra il mare e la montagna, proprio per uno sviluppo soprattutto in termini turistici, ma non solo”.

Il parco tecnologico costruito in Bielorussia ha lo scopo di collaudare e certificare i mezzi trasporto a cui è stata applicata la tecnologia Skyway. Al di fuori del parco si è già iniziato a costruire in Indonesia e ci sono trattative in corso con diverse nazioni. L’Italia, assicurano dall’azienda, sarà uno degli Stati su cui si punterà di più, proprio per l’applicabilità di questo innovativo sistema di trasporto. E a questo scopo si sta pensando ad un viaggio a Minsk, alla volta del parco tecnologico, per mostrare agli amministratori calabresi quali siano le possibilità e le potenzialità di questa tecnologia, oltre che per rispondere concretamente e con dati alla mano ai quesiti posti durante il convegno svoltosi nella sala consiliare del comune di Sinopoli. L’obbiettivo è quello di fare degli studi di settore per poter realizzare in futuro dei progetti proprio nella nostra regione, sopratutto a scopo turistico.

Un incontro positivo e propositivo, dunque, quello svoltosi nel piccolo, ma a quanto pare lungimirante, comune calabrese, durante il quale l’azienda ha anche annunciato come a breve l’ente di progettazione del trasporto di stringa parteciperà al Future Cities Show a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 9 all’11 aprile. Il secondo show Future Cities si terrà nella più grande città degli Emirati Arabi Uniti, il più importante centro commerciale e finanziario degli Emirati Arabi Uniti e dell’intero Medio Oriente. Lo show mostrerà il meglio delle innovazioni che possono cambiare il futuro del pianeta e si basa sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che sono stati sviluppati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite e adottati da 193 paesi del mondo nel 2015. Comprende anche 10 “direttive X” per Dubai, un programma avanzato che mira a stabilire regole generali in tutte le strutture statali e superare il mondo intero per dieci anni. Secondo gli organizzatori, ci sono tre temi fondamentali nell’evento: Sostenibilità, Innovazioni e Felicità.
Un’azienda, dunque, quella fondata dallo scienziato pluripremiato Anatoly Yunitsky, che promette di aprire una porta verso il futuro. E che magari potrebbe essere la giusta chiave di volta per far uscire l’Italia in generale, e il sud in particolare, dallo stallo in cui si trova a causa della carente efficienza del sistema pubblico di trasporto: strade, ferrovia, aeroporti, tutto richiede una maggiore attenzione e un nuova spinta verso uno sviluppo che sia sostenibile, ma che permetta di arrivare preparati all’appuntamento con il futuro e con l’evoluzione della tecnologia. La neve di questi giorni che ha mandato in tilt mezza penisola, ad esempio, potrebbe non essere più un problema se, dopo gli studi di fattibilità che sono stati avviati, la tecnologia Skyway risultasse effettivamente applicabile al nostro territorio.
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