Previsioni meteo, sull’Italia torna l’inferno africano: attesi picchi fino a +40°C, poi attenzione ad una possibile ”rottura dell’estate a fine mese”

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MeteoWeb

Sono terminati gli ultimi effetti provocati dalle correnti settentrionali che hanno riportato un clima normale negli ultimi giorni, con un caldo decisamente nella norma. Nel corso dei prossimi giorni, l’anticiclone sub-tropicale in arrivo dal Nord Africa tenderà nuovamente ad inglobare la nostra Penisola. Ne conseguirà un deciso aumento non solo della temperatura a tutte le quote ma anche dell’umidità relativa nei bassi strati. L’anticiclone africano tenderà ulteriormente a consolidarsi assicurando un ulteriore progressivo aumento delle temperature, ove saliranno sin verso i 37/38°C a partire da Venerdì, con possibili picchi fino a 40°C specie laddove soffieranno i venti secchi favonici tra pianure tosco-laziali, lungo il versante adriatico, sul Foggiano, sul Molise, sul Tavoliere e nelle pianure interne del meridione peninsulare. Da metà settimana il caldo entrerà infatti di nuovo nel vivo, stante l’afflusso più deciso di masse in risalita dall’entroterra nord-africano. In questa fase le temperature torneranno a toccare punte massime anche localmente superiori ai 37/38 gradi ed oltre al caldo aumenterà anche l’afa, sia nelle ore diurne che in quelle notturne. Le temperature aumenteranno anche al Nord dove la colonnina di mercurio raggiungerà localmente i 34/36°C, anche se un flusso atlantico alle alte quote sull’Italia settentrionale permetterà l’innesco di temporali di calore localmente anche molto forti non solo sui rilievi alpini e prealpini ma anche verso le zone pedemontane della Val Padana tra venerdì, sabato e domenica. Al Centro-Sud invece dominerà il sole proprio per la persistenza dell’anticiclone sub-tropicale che aggraverà ulteriormente la siccità ed il rischio incendi. Un cambio della circolazione avverrà soltanto tra il 24 ed il 26 Luglio quando una vistosa circolazione depressionaria andrà ad impadronirsi dei settori ovest Europei compresa l’Italia laddove prevediamo una accentuazione dell’attività temporalesca. Sorgono però ancora dei ”dubbi” da parte dei modelli proprio perché la traiettoria della depressione sul suolo europeo potrebbe seguire un percorso più orientale con i fenomeni che andrebbero a privilegiare le regioni di nord-est ed i versanti adriatici a causa dell’invadenza altopressoria in atlantico, deviando ad est il core della depressione, un’altra ipotesi, invece sarà un entrata più occidentale in grado di coinvolgere anche i settori tirrenici ed il nord-ovest, con un possibile isolamento della goccia fredda (cut off) proprio sui nostri mari. In sostanza riteniamo che la prima ipotesi sia quella propensa a verificarsi, data la distanza temporale seguiranno ulteriori aggiornamenti.

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